Due nuovi richiami alimentari attirano l’attenzione dei consumatori: uno riguarda un infuso biologico per eccesso di alcaloidi, l’altro un salame Felino IGP per sospetta presenza di Salmonella.

Esselunga ha pubblicato un richiamo precauzionale per un lotto di salame Felino IGP Terre Ducali, distribuito in pezzi sottovuoto da 300 grammi (mezzo salame). Il motivo? Il sospetto di contaminazione da Salmonella, agente patogeno responsabile di disturbi gastrointestinali.
Il prodotto interessato riporta il numero di lotto U2536016, con due differenti termini minimi di conservazione (TMC): 11/11/2025 e 25/11/2025. A produrre il salame è Prosciuttificio San Michele Srl, con sede in via Cavo 16, Lesignano De’ Bagni (PR). Lo stabilimento è identificato con il marchio CE IT 1019 L.
Infuso BimBio ritirato dal Ministero per presenza di alcaloidi
Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo di un bioinfuso armonizzante alla melissa, camomilla e tiglio a marchio Flora, distribuito con il nome BimBio. Le analisi effettuate dopo la vendita hanno rilevato un livello eccessivo di alcaloidi pirrolizidinici, composti potenzialmente tossici se assunti in quantità elevate.
Il lotto interessato è il 240090, con TMC 01/2028, venduto in confezioni da 36 grammi (20 filtri da 1,8 grammi ciascuno). Sebbene il richiamo risalga al 31 ottobre 2025, il Ministero lo ha pubblicato solo nel tardo pomeriggio del 6 novembre, con un ritardo di una settimana.
Il prodotto è stato realizzato da Flora Srl, con sede in viale Karol Wojtyla 1, Lorenzana (PI). I marchi di identificazione riportati sono CE IT AAE09011 e CE IT AIP09022, ma lo stabilimento di confezionamento non è chiaramente leggibile sull’avviso ufficiale.

Le raccomandazioni per i consumatori
In entrambi i casi, il richiamo ha natura precauzionale, ma le autorità invitano i consumatori a non utilizzare i prodotti segnalati. Chi li avesse acquistati può riportarli al punto vendita per ottenere un rimborso o la sostituzione.
Questi episodi si aggiungono a un numero già considerevole di ritiri segnalati nel 2025. Secondo Il Fatto Alimentare, dal primo gennaio ad oggi sono stati registrati 230 richiami, per un totale di 524 prodotti coinvolti. La sicurezza alimentare resta un tema prioritario, e il monitoraggio continuo rappresenta una garanzia fondamentale per i cittadini.
Tracciabilità e vigilanza: un sistema in costante aggiornamento
La tempestività nella pubblicazione degli avvisi resta cruciale, anche se non sempre garantita. Il caso dell’infuso Flora, pubblicato con giorni di ritardo rispetto alla data del richiamo, solleva interrogativi sulla rapidità delle comunicazioni ufficiali.
Le aziende coinvolte, in linea con le norme europee, collaborano con le autorità per garantire la tracciabilità e l’eventuale ritiro dei prodotti a rischio. Per i consumatori, consultare regolarmente le segnalazioni ufficiali si rivela sempre più utile per evitare rischi evitabili.

