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Rischio contaminazioni: ritirati lotti di burrata, stracciatella e riso integrale in tutta Italia

Rischio contaminazioni: ritirati lotti di burrata, stracciatella e riso integrale in tutta Italia
Photo by FedericaStellaMarina – Pixabay
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Il Ministero della Salute e la catena NaturaSì hanno diffuso nuovi avvisi di richiamo per diversi alimenti. I motivi? Contaminazioni microbiologiche e chimiche potenzialmente pericolose per i consumatori. Ecco quali prodotti sono stati coinvolti.

Rischio contaminazioni: ritirati lotti di burrata, stracciatella e riso integrale in tutta Italia
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Un nuovo richiamo alimentare scuote il settore lattiero-caseario italiano. Il Ministero della Salute ha infatti segnalato il ritiro precauzionale, su richiesta dell’operatore, di alcuni lotti di burrata e stracciatella a marchio Latteria di Aviano. L’allerta, resa pubblica solo il 31 ottobre 2025, riguarda prodotti confezionati e distribuiti già da diversi giorni, poiché gli avvisi interni risalgono al 24 ottobre. Questo scarto temporale ha fatto sì che l’informazione arrivasse ai consumatori solo a ridosso delle date di scadenza, limitando di fatto i tempi utili per la restituzione o il mancato consumo. Anche i supermercati Tosano, in data 3 novembre, hanno aggiornato i propri canali informativi, confermando il ritiro dei medesimi lotti.

Quali prodotti sono coinvolti e dove sono stati prodotti

I richiami interessano diverse tipologie di confezioni: burrata da 300 grammi e da 125 grammi, burrata affumicata da 125 grammi e stracciatella in formati da 250 e 500 grammi. Tutti i prodotti coinvolti fanno parte dei lotti identificati con i codici 1214 e 1196, con date di scadenza rispettivamente fissate al 3 e all’1 novembre 2025. Alla base della decisione di ritiro, secondo quanto riportato, vi sarebbe una possibile contaminazione microbiologica, senza però che venga specificato il microrganismo in questione. La produzione è riconducibile alla Casearia del Ben Srl, azienda con sede a Porcia, in provincia di Pordenone. Lo stabilimento, situato in via Maestri del Lavoro 29, è identificato dal marchio sanitario IT X8634 CE.

Riso integrale Rosa Marchetti: richiamo per rischio chimico

Parallelamente, anche la catena NaturaSì ha reso noto un richiamo relativo a un lotto di riso integrale biodinamico Rosa Marchetti, commercializzato con il marchio Cascine Orsine. In questo caso, la ragione è di natura chimica: l’operatore ha segnalato il superamento dei limiti di contaminanti fissati dal Regolamento europeo 2023/915. Sebbene non vengano indicati nel dettaglio quali sostanze abbiano ecceduto i valori consentiti, la normativa citata si applica in particolare alla presenza di micotossine e arsenico, entrambi elementi potenzialmente pericolosi se assunti in quantità elevate. Il riso, venduto in confezioni da un chilogrammo, appartiene al lotto 25056CD0087 e riporta un termine minimo di conservazione al 25 agosto 2025. Una data già passata, il che potrebbe far pensare a un errore nella compilazione della documentazione ufficiale. La produzione è avvenuta nello stabilimento dell’Azienda Agricola Cascina Orsine, con sede a Ronsecco, in provincia di Vercelli.

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Raccomandazioni per i consumatori e dati aggiornati sui richiami

Le autorità sanitarie, in entrambi i casi, raccomandano ai consumatori di non consumare i prodotti segnalati e di restituirli al punto vendita dove sono stati acquistati. Anche in assenza di sintomi o alterazioni visibili nei prodotti, la precauzione rimane la via più sicura per tutelare la propria salute. Si tratta di misure preventive che rientrano nella normale gestione della sicurezza alimentare, ma che evidenziano l’importanza di una comunicazione tempestiva. Dall’inizio del 2025, secondo i dati diffusi da Il Fatto Alimentare, sono stati registrati 224 richiami ufficiali, coinvolgendo un totale di 512 prodotti di aziende e marchi diversi. Un numero significativo che invita a prestare sempre maggiore attenzione agli aggiornamenti pubblicati dai canali ufficiali.