Nestlé ritira dal mercato due lotti di latte in polvere per neonati a causa di una possibile contaminazione microbiologica. Ecco i dettagli del richiamo pubblicato dal Ministero della Salute.

Il Ministero della Salute ha diramato un avviso di richiamo precauzionale per due lotti di latte in polvere Nidina Optipro 1, destinato all’alimentazione infantile, marchio Nestlé. Il provvedimento è stato adottato in seguito alla possibile presenza di una contaminazione microbiologica, come indicato dall’azienda stessa.
I lotti interessati sono:
- 52850346AD, venduto in barattoli da 800 grammi, anche in confezioni multiple da 6×800 g, con termine minimo di conservazione (TMC) 31/10/2027;
- 52860346BB, distribuito in confezioni da 2×600 grammi, con TMC 30/04/2027.
La produzione nei Paesi Bassi
Il latte in polvere oggetto del richiamo è prodotto da Nestlé Netherland BV, nello stabilimento situato a Nunspeet, nei Paesi Bassi, in Laan 110. Lo stabilimento è accreditato per la produzione di alimenti per l’infanzia, un settore particolarmente delicato per la sicurezza dei consumatori.
Pur trattandosi di un richiamo a scopo esclusivamente precauzionale, la segnalazione è stata ritenuta necessaria per garantire il massimo livello di tutela, in particolare considerando la fascia d’età estremamente vulnerabile cui è destinato il prodotto.

Le istruzioni per i consumatori
Nestlé invita le famiglie in possesso del prodotto a non utilizzare il latte in polvere appartenente ai lotti richiamati. È possibile restituire le confezioni al punto vendita in cui sono state acquistate, anche senza scontrino, per ottenere un rimborso o la sostituzione.
Non sono stati segnalati casi clinici o problematiche legate al consumo, ma la potenziale contaminazione ha portato alla scelta di procedere comunque con il ritiro, seguendo le politiche di responsabilità e trasparenza dell’azienda.
Richiami alimentari in crescita nel 2025
Con questo avviso, salgono a 259 i richiami segnalati in Italia nel corso del 2025, per un totale di 569 prodotti coinvolti, secondo quanto riportato da Il Fatto Alimentare. Si tratta di numeri che confermano l’efficienza del sistema di allerta, ma che sottolineano anche l’importanza di controlli rigorosi lungo l’intera filiera, soprattutto nei settori più sensibili come quello dell’infanzia.
Ogni richiamo rappresenta una misura di prevenzione volta a garantire la sicurezza dei consumatori, e contribuisce a mantenere alta la fiducia nei prodotti alimentari venduti sul mercato italiano ed europeo.

