Il Ministero della Salute ha segnalato il ritiro precauzionale di un prodotto a marchio Armatore per il superamento dei limiti di istamina. Ecco i dettagli del richiamo e le raccomandazioni per i consumatori.

Un lotto di colatura di alici “Riserva” a marchio Armatore è stato ritirato dal mercato per la presenza di istamina oltre i limiti consentiti dalla normativa vigente. La segnalazione è arrivata direttamente dal Ministero della Salute, che ha pubblicato l’avviso di richiamo il 9 dicembre 2025 sul proprio portale ufficiale.
Il prodotto interessato è venduto in bottigliette di vetro da 100 ml, con numero di lotto CLV7/23 e termine minimo di conservazione (TMC) fissato al 01/07/2027. Il consumo di alimenti contenenti elevate quantità di istamina può causare reazioni avverse, soprattutto in soggetti sensibili, ed è per questo che i livelli devono rimanere entro soglie ben precise.
Prodotto da Bluefish: i dati dello stabilimento
La colatura di alici oggetto del richiamo è prodotta dal Consorzio Bluefish, nello stabilimento di via Terre Risaie 29, a Salerno. L’impianto di produzione è identificato con il marchio IT U6W7B СЕ. Si tratta di un prodotto tipico dell’artigianato alimentare campano, noto per il suo utilizzo nella cucina tradizionale, specialmente nei primi piatti a base di pesce.
L’avviso è stato diffuso in via precauzionale, secondo le procedure standard previste in questi casi. Nonostante non siano stati segnalati casi di intossicazione, l’elevata presenza di istamina ha reso necessario l’intervento per tutelare la salute pubblica.

Cosa devono fare i consumatori
Chiunque abbia acquistato la colatura di alici con il lotto CLV7/23 e TMC 01/07/2027 è invitato a non consumare il prodotto e a restituirlo presso il punto vendita in cui è stato acquistato. È inoltre possibile ottenere ulteriori informazioni contattando direttamente l’azienda al numero 089 301183.
La colatura di alici è un alimento concentrato, ricavato dalla maturazione delle alici sotto sale, ed è soggetta a un attento controllo microbiologico. La presenza di istamina, che può derivare da una gestione non ottimale delle materie prime o del processo di fermentazione, rende necessario il monitoraggio costante per evitare rischi per la salute.
I richiami alimentari nel 2025: un trend da monitorare
Dal 1° gennaio 2025, secondo i dati diffusi da Il Fatto Alimentare, sono stati registrati 258 richiami ufficiali, che hanno coinvolto 567 prodotti di diversi marchi e aziende. Si tratta di un numero in linea con gli anni precedenti, ma che conferma l’importanza di controlli costanti lungo tutta la filiera alimentare.
Le allerte alimentari non sempre indicano un rischio immediato, ma servono a prevenire eventuali conseguenze per i consumatori, anche in presenza di non conformità minori. La trasparenza nella comunicazione e l’efficacia dei sistemi di richiamo restano elementi centrali nella tutela della sicurezza alimentare.

