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Cozze e semola richiamate dal mercato: rischio microbiologico e infestanti

Cozze e semola richiamate dal mercato: rischio microbiologico e infestanti
Photo by enow – Pixabay
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Il Ministero della Salute ha diramato due nuovi avvisi di richiamo alimentare: coinvolti un lotto di cozze greche confezionate in Italia e uno di semola di grano duro per uso domestico e professionale.

Cozze e semola richiamate dal mercato: rischio microbiologico e infestanti
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Un lotto di mitili (Mytilus galloprovincialis) allevati in Grecia e confezionati da Britalia Società Cooperativa è stato richiamato per superamento dei limiti consentiti di Escherichia coli glucuronidasi positivo. Le cozze, commercializzate in retine da 10 kg, riportano il numero di lotto 302/25/CGR/181 e sono state confezionate il 4 novembre 2025.

Il prodotto è stato lavorato nello stabilimento di Britalia, situato in viale Jonio 154 a Taranto (marchio di identificazione IT L6X0A CE). La contaminazione microbiologica rilevata può rappresentare un rischio per la salute, motivo per cui il consumo è fortemente sconsigliato.

Semola Bongiovanni ritirata per presenza di infestanti

Un secondo richiamo riguarda un lotto di semola di grano duro calibrata a marchio Bongiovanni, prodotta da Molino Gaiero e Gabutti Srl. In questo caso, l’allerta è stata lanciata per la presenza di infestanti, senza ulteriori specifiche, ma sufficienti a giustificare il ritiro cautelativo.

La semola è distribuita in confezioni da 500 g, 1 kg, 5 kg e 25 kg con numero di lotto 271124. I termini minimi di conservazione indicati spaziano da gennaio a maggio 2026. Lo stabilimento produttivo si trova in strada Bicocca 5, frazione San Giovanni, a Carrù (CN).

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Le raccomandazioni per chi ha acquistato i prodotti

In entrambi i casi, il Ministero invita a non consumare i prodotti coinvolti, anche se visivamente appaiono integri o correttamente confezionati. I clienti che ne fossero in possesso possono restituirli al punto vendita, dove avranno diritto a un rimborso o a una sostituzione, secondo le modalità previste.

Richiami di questo tipo sono misure di prevenzione adottate per tutelare la salute pubblica. L’attenzione ai dettagli da parte dei produttori e il monitoraggio da parte delle autorità sanitarie restano fondamentali per garantire la sicurezza alimentare.

I numeri dei richiami alimentari nel 2025

Secondo quanto riportato da Il Fatto Alimentare, dal 1° gennaio 2025 sono stati segnalati 234 richiami riguardanti 530 prodotti di diverse aziende e marchi. Un numero significativo, che riflette l’intensità dei controlli ma anche la complessità della filiera agroalimentare.

Chi desidera restare aggiornato può consultare l’elenco completo degli avvisi di richiamo, ritiro e revoca sul sito ufficiale. Tenere d’occhio queste segnalazioni aiuta a compiere scelte consapevoli e a proteggere la propria salute e quella della famiglia.