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Botulismo: il problema nascosto di chi ama fare le conserve

Botulismo: il problema nascosto di chi ama fare le conserve
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Botulismo: il problema nascosto di chi ama fare le conserve
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Il botulismo, una malattia potenzialmente mortale causata dalla tossina del batterio Clostridium botulinum, è un rischio serio associato a conserve alimentari. Conoscere i sintomi e le misure preventive è fondamentale per proteggere la salute. Scopriamo insieme come evitare insidie domestiche legate a quest’infezione.

Sapere cosa è il Botulismo: Identificare i Sintomi

Clostridium botulinum è un batterio la cui pericolosità deriva dalla produzione di una potente neurotossina, specialmente in ambienti privi di ossigeno. I sintomi del botulismo solitamente emergono tra le 12 e le 72 ore dall’ingestione di alimenti contaminati, influenzati dalla quantità di tossina ingerita e dal suo tipo. In Italia, le infezioni sono comunemente collegate alla tossina di tipo B, che tipicamente causa sintomi come disturbi visivi, secchezza della bocca e difficoltà di deglutizione. In casi più seri, il botulismo può compromettere i nervi che controllano i muscoli della respirazione, portando in alcuni casi all’arresto cardiorespiratorio. Tuttavia, la malattia non si sviluppa mai improvvisamente.

Sicurezza Alimentare: La Situazione Italiana

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Secondo il Centro Nazionale di Riferimento per il Botulismo, in Italia si analizzano circa 50 casi sospetti di botulismo alimentare ogni anno, dei quali 15-20 confermati. La maggior parte è legata a conserve domestiche di vegetali in acqua o sott’olio. I prodotti industriali sono raramente una fonte di infezione, grazie a standard di sicurezza rigorosi. Per le conserve fatte in casa, il consumo di alimenti non correttamente acidificati o salati può favorire la crescita del batterio e la produzione delle sue temibili tossine.

Prevenzione: Strategie per Ridurre il Rischio

Adottare tecniche adeguate nella preparazione delle conserve è essenziale. Ad esempio, gli alimenti con un pH inferiore a 4,5, come quelli trattati con aceto contenente almeno il 5,5% di acido acetico, sono generalmente sicuri. Le verdure dovrebbero essere bollite in una soluzione di acqua e aceto, asciugate, quindi poste in un barattolo e ricoperte di olio. Inoltre, le conserve in salamoia richiedono almeno il 15% di sale nell’acqua. Anche le marmellate tradizionali, ricche di zucchero, sono meno suscettibili al botulino poiché lo zucchero inibisce il batterio, analogamente al sale.

La Sterilizzazione: Una Falsa Sicurezza Domestica?

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Un comune fraintendimento riguarda la sterilizzazione casalinga, che spesso non riesce a distruggere le spore resistenti al calore del Clostridium botulinum. Al fine di effettuare una sterilizzazione efficace, sarebbero necessarie apparecchiature professionali. La bollitura domestica offre una certa sicurezza solo per conserve acide e confetture, poiché non elimina completamente il rischio nelle conserve non acide. Pertanto, è consigliabile sterilizzare opportunamente o congelare gli alimenti a rischio immediatamente dopo la preparazione.

Evitare Preparazioni a Rischio

Conserve non acide, sott’olio e in acqua sono particolarmente rischiose. Per ridurre il rischio, è preferibile preparare piccoli lotti da consumare velocemente o congelare. Per creare oli aromatizzati in sicurezza, sbollentare brevemente gli ingredienti come il peperoncino in acqua e aceto prima di metterli nell’olio, conservandoli poi in frigorifero per massimo una settimana.

Consigli e Pratiche di Sicurezza

Prima di consumare conserve fatte in casa, bisogna verificare l’assenza di alterazioni visive o olfattive. Non assaggiare mai conserve sospette: anche dosi minime possono essere pericolose. In caso di dubbio, eliminare l’alimento dopo averlo decontaminato: far bollire il barattolo chiuso a bagnomaria per almeno 20 minuti prima dello smaltimento.