Nel fine settimana sono stati segnalati richiami alimentari che coinvolgono formaggi raclette venduti da Iperal e Tigros, e un lotto di cumino in polvere per possibile contaminazione chimica.

Nuovi richiami alimentari coinvolgono alcune confezioni di formaggio raclette vendute sotto i marchi Iperal e Tigros. Le due catene hanno avviato il ritiro precauzionale di vari lotti per la possibile presenza del batterio Listeria monocytogenes, come indicato nei rispettivi avvisi ufficiali.
Nello specifico, si tratta di raclette prodotta dall’azienda Entremont e venduta in fette: con etichetta Iperal, i lotti interessati sono 516514, 516615, 516117, 516218 e 516319, con scadenze comprese tra il 26 novembre e il 1° dicembre 2025. Questi lotti sono stati distribuiti nei punti vendita di Piantedo (SO) e Barlassina (MB) tra il 13 e il 16 novembre.
Per Tigros, invece, il richiamo riguarda il lotto 312/25 (scadenza 20/11/2025), il lotto 314/25 (scadenza 22/11/2025) e anche confezioni prive di lotto ma confezionate prima del 21 novembre 2025.
Origine e lavorazione dei prodotti richiamati
Il formaggio raclette oggetto del richiamo è stato prodotto nello stabilimento Entremont Alliance di Glomel, in Francia (identificato dal marchio FR 22.061.015 CE). Le operazioni di porzionatura e confezionamento sono state effettuate in Italia: per Iperal nello stabilimento di via Viganò 140 a Giussano (MB), per Tigros in via Mario Albino Bonicalza 174 a Cassano Magnago (VA).
Questo episodio si inserisce in una serie di segnalazioni analoghe che hanno coinvolto, in passato, diverse catene della grande distribuzione, tra cui Conad, Carrefour, Iper, Italmark e Gros Cidac. Anche in quei casi, il richiamo riguardava la Raclette de Saison a marchio Entremont Terroirs & Sélection.

Cumino in polvere ritirato per contaminazione da alcaloidi
Parallelamente, il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo di un lotto di cumino in polvere a marchio Alì Babà, prodotto dall’azienda Asian Spices in India, nella regione del Gujarat. La contaminazione riguarda la presenza di alcaloidi pirrolizidinici, sostanze potenzialmente tossiche.
Il prodotto è stato commercializzato in Italia dalla ditta Fresh Tropical Srl e distribuito in confezioni da 100 g, 400 g e 1 kg. Il lotto interessato è contrassegnato dalla data di scadenza 30/10/2026, che coincide con il termine minimo di conservazione indicato in etichetta.
Cosa fare se si possiede uno dei prodotti segnalati
Come sempre, a scopo precauzionale, le autorità raccomandano di non consumare i prodotti coinvolti nei richiami. Chi ne fosse in possesso può restituirli al punto vendita dove sono stati acquistati, anche senza scontrino.
Dal 1° gennaio 2025 a oggi, secondo i dati de Il Fatto Alimentare, sono stati registrati 245 richiami, per un totale di 549 prodotti ritirati dal mercato. Un numero che riflette l’intensificazione dei controlli sulla sicurezza alimentare, ma che invita anche a mantenere alta l’attenzione sui prodotti acquistati ogni giorno.

