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Richiamato fieno greco Kasoori Methi Schani: rilevato pesticida vietato

Richiamato fieno greco Kasoori Methi Schani: rilevato pesticida vietato
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Il Ministero della Salute ha annunciato il ritiro dal mercato di un lotto di fieno greco essiccato Kasoori Methi a marchio Schani: all’interno del prodotto è stata rilevata la presenza di cloripirifos, pesticida vietato nell’Unione Europea.

Richiamato fieno greco Kasoori Methi Schani: rilevato pesticida vietato
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Un nuovo richiamo alimentare ha coinvolto il fieno greco essiccato Kasoori Methi del marchio Schani, distribuito in confezioni da 100 grammi. Secondo quanto riportato nell’avviso ufficiale del Ministero della Salute, il lotto interessato è contrassegnato dal numero 07/KM, con termine minimo di conservazione fissato a luglio 2026.

Il motivo del richiamo è la presenza di cloripirifos, un pesticida organofosfato proibito a livello europeo a causa dei potenziali effetti negativi sulla salute, soprattutto per il sistema nervoso. Sebbene il provvedimento sia datato 29 ottobre 2025, è stato pubblicato soltanto il 5 novembre, con un ritardo di sette giorni rispetto all’emissione.

Prodotto importato dall’India e distribuito in tutta Europa

Il fieno greco interessato dal richiamo è stato importato dall’India dall’azienda tedesca Global Foods Trading GmbH. Il sistema europeo di allerta rapida per alimenti e mangimi (RASFF) segnala una distribuzione capillare del prodotto in almeno 21 Paesi europei, Italia inclusa.

Questa ampia diffusione rende il richiamo particolarmente rilevante, considerando la facilità con cui i prodotti alimentari etnici, come il fieno greco essiccato, possono entrare nelle cucine di consumatori ignari del rischio.

Richiamato fieno greco Kasoori Methi Schani: rilevato pesticida vietato
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Le raccomandazioni per i consumatori

In via precauzionale, il Ministero invita a non consumare il prodotto appartenente al lotto 07/KM e con TMC 07/2026. I consumatori che ne fossero in possesso possono restituirlo al punto vendita presso il quale è stato acquistato, anche senza scontrino, per ottenere il rimborso o la sostituzione.

Il cloripirifos è stato oggetto di numerosi studi scientifici che ne hanno evidenziato la tossicità potenziale, in particolare per i bambini. Per questo motivo, l’Unione Europea ne ha vietato l’uso in agricoltura già dal 2020, e oggi viene classificato come sostanza non sicura per l’alimentazione umana.

Numeri in crescita per i richiami alimentari in Italia

Con quest’ultimo caso, salgono a 228 i richiami segnalati nel 2025 dal sito specializzato Il Fatto Alimentare, che ha registrato il ritiro complessivo di oltre 500 prodotti da inizio anno. Un dato che evidenzia l’importanza della tracciabilità e della vigilanza lungo tutta la filiera agroalimentare.

Mentre le allerte si moltiplicano, cresce anche l’attenzione dei consumatori, sempre più sensibili alla sicurezza dei prodotti che portano in tavola. Il caso del fieno greco Schani è un’ulteriore conferma di quanto sia fondamentale leggere le etichette e restare informati sui richiami ufficiali.