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RASolute 302: nuova speranza per il tumore al pancreas

RASolute 302: nuova speranza per il tumore al pancreas
Photo by herbert11timtim – Pixabay
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L’Istituto Europeo di Oncologia è il primo in Europa a testare un farmaco rivoluzionario per le mutazioni del gene K-RAS.

RASolute 302: nuova speranza per il tumore al pancreas
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Milano, 21 febbraio 2025 – Un raggio di speranza si accende per i pazienti affetti da tumore al pancreas grazie all’Istituto Europeo di Oncologia (IEO), che si distingue nuovamente per il suo impegno pionieristico. È adesso il primo centro nel Vecchio Continente a lanciare il trial clinico RASolute 302, un’iniziativa internazionale che esplora l’efficacia del farmaco RMC-6236. Questo farmaco è progettato per colpire una specifica alterazione genetica nel tumore al pancreas, finora immune a terapie mirate. Fra pochi giorni, prenderà il via anche lo studio PRISM-1 che testerà il potenziamento della chemioterapia standard con l’introduzione del Quemliclustat, un altro farmaco molecolare d’avanguardia.

Traguardi promettenti per pazienti e ricercatori

“Questi studi offrono opzioni terapeutiche fondamentali per i pazienti con tumore al pancreas,” afferma Nicola Fazio, Direttore della divisione di oncologia medica gastrointestinale e tumori neuroendocrini dell’IEO. Secondo Fazio, questi progetti potrebbero non solo ampliare l’arsenale terapeutico a disposizione dei medici, ma anche costituire un significativo contributo al progresso della ricerca clinica. “L’adenocarcinoma pancreatico impone un fardello pesante su pazienti e famiglie. Emblematica è quindi l’importanza di studi innovativi che scelgano l’Italia e l’IEO come protagonisti nella lotta contro questa malattia devastante,” aggiunge con convinzione.

Lo studio RASolute 302: un balzo in avanti

Il trial RASolute 302 è un progetto internazionale, multicentrico e randomizzato di fase 3. La sua peculiarità risiede nel raffronto tra una seconda linea standard di chemioterapia e l’aggiunta del RMC-6236, un inibitore del gene RAS. Circa 500 pazienti verranno arruolati in tutto il mondo, coinvolgendo centri da Stati Uniti, Europa e Giappone. Tra i soli quattro centri in Italia, l’IEO è stato il primo ad ottenere l’autorizzazione, dimostrando ancora una volta l’avanguardia del centro milanese in campo oncologico.

L’adenocarcinoma pancreatico è fortemente associato alla mutazione del gene K-RAS, una caratteristica molecolare predominante. Attualmente, solo una variante dispone di una terapia mirata, ma la disponibilità in Italia è limitata. Tuttavia, i risultati incoraggianti da test precedenti suggeriscono che RMC-6236 possa agire positivamente su tutte le mutazioni del K-RAS, offrendo così nuove speranze ai pazienti.

RASolute 302: nuova speranza per il tumore al pancreas
Advanced Bright Modern Pharmaceutical Factory. Medical Ampoule Production Line. Rows of Glass Vials with Orange Caps on Conveyor Belt. Vaccine Production Facility. Medication Manufacturing Process.

Verso maggiore longevità: l’obiettivo dei ricercatori

“RMC-6236 ha già offerto dati promettenti di efficacia e buona tollerabilità nelle fasi iniziali,” osserva Lorenzo Gervaso, oncologo presso la Divisione di oncologia medica gastrointestinale e tumori neuroendocrini. L’obiettivo primario, infatti, è prolungare la sopravvivenza dei pazienti, accrescendo al contempo la qualità delle opzioni di trattamento disponibili.

In parallelo, l’avvio dello studio PRISM-1 punta i riflettori su un’altra promettente frontiera terapeutica. Questo trial, analogo per configurazione internazionale e randomizzata di fase 3, prevede l’arruolamento di circa 600 pazienti. La ricerca esaminerà l’efficacia del Quemliclustat, un farmaco che agisce sul sistema immunitario, in combinazione con la chemioterapia di prima linea. Sotto la guida del dott. Gervaso, l’introduzione del Quemliclustat potrebbe rappresentare un significativo passo avanti nel miglioramento delle terapie esistenti.

Le innovazioni al centro di questi studi non solo promettono di rivoluzionare il trattamento dell’adenocarcinoma pancreatico, ma anche di influire positivamente sulla qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie. Con studi come RASolute 302 e PRISM-1, l’Istituto Europeo di Oncologia si posiziona all’avanguardia nella battaglia contro una delle malattie più sfidanti del nostro tempo, dimostrando concretamente il potere della ricerca scientifica internazionale e della collaborazione per cambiare il corso delle terapie oncologiche.