Segnalati diversi lotti di miele per la presenza di antiparassitari e un lotto di pecorino a latte crudo per contaminazione da Escherichia coli.

Alla fine della scorsa settimana, il Ministero della Salute ha diffuso un’importante allerta alimentare: richiamati diversi lotti di miele Ambrosoli per rischio chimico, a causa della presenza di residui di antiparassitari. Il provvedimento, pubblicato anche da numerose catene della grande distribuzione — tra cui Coop, Carrefour, Esselunga, Tigros, Alì, Basko e Gros Cidac — coinvolge vari formati e tipologie di miele, distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Tra i prodotti segnalati figurano il Mielness Mielprotein al cioccolato (vasetti da 220 g, lotto D0226, TMC 28/02/2027), diverse confezioni di miele di fiori (vasetti da 250 g, 500 g e 600 g, con lotti D0305, D0306, D0307, D0310, D0228, D0303, D0304 e D0227), ma anche versioni in bicchiere da 175 g, confezioni squeeze da 220 g, pack sport da 100 g e formato Easy da 360 g. Le scadenze variano tra il 28/02/2027 e il 10/03/2028.
Chi è il produttore del miele richiamato
Il miele interessato dal richiamo è stato prodotto dalla G.B. Ambrosoli Spa, azienda storica del settore con sede in via G.B. Ambrosoli 12, Uggiate con Ronago, in provincia di Como. Il marchio, noto a livello nazionale, è finito sotto la lente d’ingrandimento per la rilevazione di sostanze non conformi agli standard di sicurezza alimentare. Le autorità sanitarie raccomandano la massima attenzione ai numeri di lotto, data la vasta gamma di prodotti e punti vendita coinvolti.

Pecorino Orgolesu ritirato per Escherichia coli
Parallelamente, il Ministero ha segnalato anche il richiamo di un lotto di formaggio dolce di pecora a latte crudo a marchio Orgolesu, per rischio microbiologico. In questo caso, la contaminazione è legata alla presenza di Escherichia coli STEC, un batterio potenzialmente pericoloso per la salute umana. Il prodotto interessato è commercializzato in forme da 2,5 kg, appartiene al lotto H6 ed è contrassegnato dalla data di scadenza 26/03/2026.
A produrre il formaggio è stata l’Azienda Agricola F.lli Podda di Podda Francesco Maria e S.S., con sede in località Pedru Fumu a Santu Lussurgiu, in provincia di Oristano. Lo stabilimento è identificato con il marchio UE IT 20 291.
Cosa devono fare i consumatori
In entrambi i casi, si invita a non consumare i prodotti segnalati e a restituirli al punto vendita dove sono stati acquistati. Il ritiro avviene a scopo precauzionale, ma mira a tutelare i consumatori da possibili rischi per la salute, soprattutto per le persone più vulnerabili.
Nel corso del 2025, secondo i dati de Il Fatto Alimentare, sono già stati segnalati 218 richiami per un totale di 503 prodotti ritirati. Una cifra significativa che sottolinea l’importanza di seguire con attenzione gli aggiornamenti ufficiali su ritiri e richiami alimentari.

