Le abitudini delle nuove generazioni stanno rivoluzionando il modo in cui si cerca e si utilizza l’informazione sanitaria. Mentre il medico di famiglia resta un punto fondamentale per molti, i giovani si orientano sempre più verso fonti digitali.

Nel corso degli anni, l’accesso alle informazioni mediche è aumentato esponenzialmente, permettendo a una vasta fetta della popolazione di diventare parte attiva nel proprio percorso di salute. La tradizionale figura del medico di base continua a mantenere la sua centralità, ma l’avvento dei canali online offre un ricco ventaglio di opzioni per acquisire conoscenze in ambito medico.
Crescente affidamento sull’informazione online
Alla base di questa tendenza c’è la diffusione di internet e delle tecnologie digitali. Un recente studio dell’Osservatorio Opinion Leader 4 Future rivela che una buona parte degli italiani, circa l’81%, cerca attivamente notizie su questioni sanitarie. Anche se il 64% degli intervistati sceglie ancora il medico di famiglia come riferimento principale, un numero significativo accede a informazioni digitali. Il 25% utilizza motori di ricerca, il 15% siti ufficiali del sistema sanitario, l’11% partecipa a forum specializzati, mentre il 7% si affida a esperti sui social media.
Questa transizione verso modalità digitali ha evidenziato l’importanza di una corretta alfabetizzazione mediatica, specialmente per distinguere tra fonti attendibili e meno affidabili.
Le differenze di genere nell’accesso alle informazioni

Anche le preferenze di genere influenzano le modalità di informazione. Lo studio mette in luce lievi differenze tra uomini e donne: il 66% degli uomini e il 61% delle donne si rivolge ancora al medico di base. Tuttavia, quando si tratta di utilizzare fonti online, le donne mostrano una maggiore propensione. Esse accedono di più a motori di ricerca e siti del sistema sanitario rispetto agli uomini, che invece preferiscono seguire esperti su piattaforme social.
Queste divergenze indicano come le caratteristiche personali e sociali possano influenzare l’approccio all’informazione sanitaria.
Gli emergenti sistemi basati su intelligenza artificiale
Un’altra realtà emergente è l’uso dell’Intelligenza Artificiale (IA) come strumento di ricerca medica. Dal sondaggio, il 4% degli intervistati utilizza già l’IA, con un incremento all’8% tra gli under 45. Sara Sampietro, coordinatrice dell’Osservatorio, sottolinea il bisogno di mantenere un bilanciamento tra interazione umana e autonomia digitale. “La generazione più giovane avverte, potrebbe però perdere il contatto umano fondamentale rappresentato dalla relazione diretta con il medico“. La riflessione su come nuovi strumenti tecnologici possano influire sull’iter di cura sottolinea la necessità di formare cittadini informati e critici.
In sintesi, se da un lato l’informazione digitale apre nuove strade, dall’altro ci ricorda l’insostituibilità del rapporto umano nel contesto medico. Il futuro della salute pubblica passa anche attraverso la capacità dei cittadini di navigare correttamente tra canali informativi sempre più complessi e tecnologici.
