Un farmaco comune presente in molte case, l’ibuprofene è spesso il rimedio scelto per infiammazioni e dolori lievi. Tuttavia, necessità di essere usato con prudenza, specialmente in determinate condizioni di salute. Scopriamo di seguito chi dovrebbe evitarlo e perché.

L’ibuprofene è un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS), ampiamente utilizzato per alleviare dolore e infiammazione. Sebbene sia generalmente sicuro per adulti e adolescenti oltre i 17 anni, il Servizio Sanitario Nazionale britannico (NHS) avverte che esistono situazioni in cui l’uso di questo farmaco deve essere evitato o attentamente monitorato.
L’Ibuprofene e le sue varie forme
L’ibuprofene è disponibile in diverse forme, tra cui compresse, capsule, granulati e soluzioni liquide, oltre a gel o creme per applicazione topica. Nonostante la sua versatilità e disponibilità, è importante ricordare che appartiene alla stessa categoria di altri FANS, come naprossene e aspirina, noti per potenziali effetti avversi.
Attenzione ai soggetti allergici
Secondo l’NHS, le persone che hanno manifestato reazioni allergiche all’ibuprofene o ad altri FANS dovrebbero evitare il farmaco completamente. I sintomi di reazione includono difficoltà respiratorie, rinite, e irritazioni cutanee. Ignorare questi segni può portare a complicazioni gravi, quindi è essenziale consultare il medico in caso di precedenti esperienze allergiche.
Precauzioni per donne in gravidanza

Le linee guida del NHS sottolineano che l’ibuprofene dovrebbe essere evitato dalle donne in gravidanza, specialmente nel terzo trimestre. Il farmaco può influire negativamente sullo sviluppo fetale e aumentare il rischio di complicazioni. Anche chi sta cercando di concepire deve discutere l’uso di FANS con un medico per evitare possibili interferenze con la fertilità e la gravidanza.
Gli anziani e il rischio di ulcere
Per le persone sopra i 65 anni, l’ibuprofene presenta un rischio aumentato di sviluppare ulcere allo stomaco. Gli anziani sono particolarmente vulnerabili a causa della sensibilità della mucosa gastrica che si acuisce con l’età. In situazioni di uso prolungato, il medico potrebbe prescrivere un farmaco protettivo per prevenire danni allo stomaco.
Altri consigli medici essenziali

Prima di assumere ibuprofene, è fondamentale consultare un professionista sanitario se si soffre di condizioni come insufficienza cardiaca, renale o epatica, oppure malattie che aumentano il rischio di sanguinamento. Anche chi ha una storia di ulcere o problemi cardiovascolari dovrebbe essere cauto. L’ibuprofene può inoltre interagire negativamente con il morbo di Crohn, colite ulcerosa e perfino varicella, poiché può aumentare il rischio di infezioni cutanee gravi.
Segnali di allerta e effetti collaterali
Oltre ai più conosciuti effetti gastrointestinali, l’ibuprofene può causare ritenzione idrica e aumento della pressione arteriosa. In rarissimi casi, può portare a reazioni cutanee gravi, come la sindrome di Stevens-Johnson. È vitale contattare un medico se, dopo l’assunzione del farmaco, si manifestano sintomi come dolore addominale grave, difficoltà respiratorie, rash cutaneo, o qualsiasi segno di reazione avversa importante.
Un medicinale diffuso ma non privo di rischi
L’ibuprofene, se preso correttamente, è un farmaco efficace. Tuttavia, non va sottovalutato: chi ha condizioni croniche o appartiene a categorie a rischio dovrebbe sempre consultare il proprio medico, anche se l’assunzione avviene in autonomia. Essere informati e responsabili è il primo passo per un uso sicuro e consapevole di questo farmaco.
