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Giornata mondiale dell’epilessia: un problema mondiale

Giornata mondiale dell’epilessia: un problema mondiale
Photo by geralt – Pixabay
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La giornata mondiale dell’epilessia, celebrata il 10 febbraio, offre un’occasione per approfondire la comprensione di un disturbo neurologico cronico che impatta circa 50 milioni di vite globalmente. Questo evento annuale mira a sensibilizzare su una condizione che coinvolge 6 milioni di individui in Europa e tra 500.000 e 600.000 in Italia.

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L’epilessia in Italia: Tra Demografia e Statistiche

In Italia, l’epilessia si manifesta con diverse sfumature demografiche. Le fasce d’età sotto i 24 anni e oltre i 75 anni registrano un aumento delle diagnosi, con una media di 10,2 casi su 1.000 abitanti. Al contrario, è stata osservata una diminuzione tra i 25 e 74 anni (7,2 casi ogni 1.000 residenti). Interessante notare come, nella fascia degli over 75, ci sia una predominanza di casi tra gli uomini rispetto alle donne (11,2 contro 9,7 casi su 1.000). Tuttavia, le differenze di genere al di fuori di questa fascia risultano trascurabili.

A livello globale, la mortalità legata all’epilessia varia significativamente con l’economia delle nazioni. Nei paesi con alto reddito, il tasso di mortalità oscilla tra 1,6 e 3 casi su 1.000 individui, mentre nelle zone in via di sviluppo può salire fino a 19,8 casi.

L’Epilessia: Un Impatto Multidimensionale

L’epilessia è una condizione che non fa distinzioni di età e si manifesta attraverso crisi ricorrenti e incontrollate. Queste crisi hanno ripercussioni neurobiologiche, cognitive e psicologiche, gravando pesantemente sulla qualità della vita delle persone coinvolte. Immaginate qualcuno che si senta intrappolato dalle limitazioni scolastiche, sociali ed economiche che l’epilessia impone. Gli episodi epilettici, inoltre, creano spesso disorientamento e ansia in chi ne è testimone. Educare il pubblico al riconoscimento e al corretto intervento durante un attacco può fare una grande differenza.

La diagnosi precoce e l’adozione di terapie efficaci sono cruciali. Grazie a trattamenti adeguati, fino al 70% dei pazienti può ottenere una condizione senza crisi nel medio-lungo termine. Tuttavia, solo il 35% dei pazienti è seguito da specialisti nei centri ospedalieri, delineando un significativo margine di miglioramento nella gestione sanitaria della patologia.

Verso un Futuro di Cura Migliore

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Recentemente, l’epilessia è stata inserita nel Piano Nazionale Cronicità 2024, segnale di un impegno crescente delle istituzioni verso la creazione di percorsi condivisi per migliorare l’assistenza. Il vero progresso risiede nell’accessibilità delle cure. Ogni individuo, indipendentemente dalla sua collocazione geografica, merita equità e qualità nell’assistenza sanitaria. È fondamentale sviluppare piani personalizzati per migliorare i servizi sanitari destinati ai pazienti epilettici e ai loro caregiver. La creazione di Pdta a livello locale è essenziale per riorganizzare l’offerta sanitaria e stimolare nuove riflessioni pratico-assistenziali.

Questa giornata mondiale invita tutti noi a riflettere sull’epilessia non solo come una malattia, ma come una realtà che richiede attenzione, comprensione e azioni concrete per garantire a chi ne è affetto una vita piena e significativa. Che cosa possiamo fare oggi per costruire un domani migliore per le persone con epilessia?