La ricerca farmaceutica sta attraversando una rivoluzione grazie all’intelligenza artificiale (IA), capace di superare i limiti dei metodi tradizionali. Si prevede che entro la fine dell’anno farmaci concepiti tramite IA entreranno in clinica, secondo Demis Hassabis, leader di Isomorphic Labs e CEO di Google DeepMind.

L’intelligenza artificiale ha impresso una nuova direzione nel campo medico, promettendo innovazioni che potrebbero cambiare radicalmente il panorama delle cure. Ma come avanza questo affascinante connubio tra tecnologia e salute? Diamo uno sguardo al lavoro pionieristico di Isomorphic Labs e Insilico Medicine.
Isomorphic Labs e la Caccia ai Nuovi Farmaci

Nata nel 2021 da una costola di DeepMind, Isomorphic Labs è una promettente sussidiaria di Alphabet. Questa innovativa azienda sfrutta l’intelligenza artificiale per scoprire farmaci, collaborando con colossi farmaceutici come Eli Lilly e Novartis. Tramite queste collaborazioni, l’obiettivo è trasformare la ricerca farmaceutica, rendendo disponibile sul mercato il primo farmaco progettato con IA entro la fine dell’anno.
In un’intervista al Financial Times, Demis Hassabis ha spiegato come l’azienda si concentri su oncologia, malattie cardiovascolari e neuro-degenerazione. Egli ha sottolineato che “guardiamo alle malattie più diffuse e entriamo nei laboratori con grande fiducia nel potenziale dell’IA”. Non è un azzardo ipotizzare che presto avremo farmaci in grado di cambiare il corso della medicina moderna.
Il primo esperimento
Nonostante le notevoli innovazioni di Isomorphic Labs, non sono i soli a penetrare il mercato dei farmaci IA. Insilico Medicine, con base in Cina e ramificazioni negli Stati Uniti, ha aperto la strada lanciando il primo farmaco ‘AI-born’ in sperimentazione clinica nel 2023. Questo medicinale, chiamato INS018_055, mira a curare la fibrosi polmonare idiopatica, una malattia per cui al momento non esistono cure.
Le ambizioni di Insilico non si fermano qui: recenti studi di Fase 1 hanno dimostrato il successo di un altro farmaco progettato attraverso IA, indirizzato alle malattie infiammatorie intestinali. Inoltre, la startup non smette di spingere i confini, lavorando su trattamenti per l’endometriosi, una condizione che colpisce milioni di donne in tutto il mondo.
L’Urgenza di Nuovi Antibiotici

Un campo cruciale dove l’intelligenza artificiale potrebbe fare la differenza è quello degli antibiotici. James Zou, professore presso l’Università di Stanford, è tra i principali sostenitori dell’uso di IA per ideare nuovi medicinali. Egli afferma che “c’è un’enorme necessità di salute pubblica di sviluppare rapidamente nuovi antibiotici”. L’approccio dell’IA offre la possibilità di creare molecole innovative mai viste in natura, un passo fondamentale per combattere ceppi batterici resistenti.
Questo progetto non è privo di sfide, ma l’ottimismo regna sovrano. Zou sostiene che “ci sono molte molecole potenziali lì fuori che potrebbero essere farmaci efficaci, ma non le abbiamo ancora realizzate o testate”. Utilizzare l’IA per esplorare questa miniera d’oro di molecole potrebbe essere la chiave per sbloccare un nuovo capitolo nella storia della medicina.