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Cozze contaminate da Salmonella ed Escherichia coli: richiamo urgente del lotto B4122

Cozze contaminate da Salmonella ed Escherichia coli: richiamo urgente del lotto B4122
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Il Ministero della Salute ha diffuso un nuovo avviso di richiamo: un lotto di cozze provenienti dalla Spagna e vendute con il marchio L’Acquachiara è risultato contaminato da batteri pericolosi.

Cozze contaminate da Salmonella ed Escherichia coli: richiamo urgente del lotto B4122
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Un campionamento ufficiale ha evidenziato la presenza di Salmonella ed Escherichia coli in quantità superiori ai limiti di legge in un lotto di cozze (Mytilus galloprovincialis). Si tratta del lotto B4122, confezionato in reti da 1 kg e distribuito con il marchio L’Acquachiara. Il prodotto, proveniente dalla Spagna, è stato ritirato dal mercato in via precauzionale.

Nessuna data di scadenza: molluschi da consumare solo vivi

A differenza di altri alimenti, le cozze vive non riportano una data di scadenza: devono essere acquistate e consumate vive per garantirne la sicurezza. In questo caso, la contaminazione batterica impone un divieto assoluto di consumo del lotto segnalato. L’azienda ha immediatamente attivato le procedure di ritiro per tutelare la salute dei consumatori.

Cozze contaminate da Salmonella ed Escherichia coli: richiamo urgente del lotto B4122
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Dati del produttore e identificazione dello stabilimento

Il prodotto oggetto del richiamo è stato confezionato dalla L’Acquachiara Srl, con sede in via Orti Ovest 1 a Chioggia (Venezia), presso uno stabilimento contrassegnato dal marchio di identificazione IT 560 CSM UE. Il lotto interessato è distribuito sul territorio nazionale e potrebbe essere già stato acquistato da alcuni consumatori.

Cosa fare se si è acquistato il lotto interessato

Il Ministero invita chiunque sia in possesso del lotto B4122 a non consumarlo e a restituirlo al punto vendita. L’azienda garantisce la possibilità di rimborso o sostituzione. Dal 1° gennaio 2025, secondo i dati de Il Fatto Alimentare, sono già stati segnalati 219 richiami, per un totale di 504 prodotti ritirati o revocati. Un numero che richiama l’attenzione sull’importanza di controlli rigorosi e di una costante vigilanza sulla sicurezza alimentare.