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Allarme West Nile in Italia: aumentano i casi

Allarme West Nile in Italia: aumentano i casi
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Sembra cominciare ad essere preoccupante il problema della puntura della zanzara West Nile. Dopo i primi casi registrati nel Lazio, con un decesso, i primi casi si registrano anche in altre regioni.

Allarme West Nile in Italia: aumentano i casi
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Il Lazio sta fronteggiando un preoccupante aumento dei casi di infezione da West Nile, con un totale di 21 persone colpite, inclusa una vittima confermata nella provincia di Latina. La Regione ha comunicato questi dati a seguito delle analisi effettuate presso l’Istituto nazionale per le malattie Infettive Lazzaro Spallanzani.

Situazione nei Dintorni: Latina in Prima Linea

Sono stati confermati 12 nuovi casi di West Nile, portando il totale a 21 infezioni nella provincia di Latina. Tra questi pazienti, dieci sono attualmente ricoverati per altre patologie, mentre due sono stati dimessi dopo le cure. Altri sei stanno ricevendo trattamento domiciliare, e due sono in condizioni critiche in terapia intensiva. Le località coinvolte comprendono Aprilia, Cisterna di Latina, Fondi, Latina, Pontinia, Priverno, Sezze e Sabaudia.

I test vengono eseguiti in maniera tempestiva, e la Regione assicura che i risultati diagnostici sono resi disponibili entro 48 ore dalla ricezione dei campioni.

Panoramica Nazionale: Dati e Monitoraggio Costante

Allarme West Nile in Italia: aumentano i casi
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A livello nazionale, l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha confermato 32 casi di West Nile dall’inizio dell’anno fino al 23 luglio. Dei 32, ben 21 provengono dal Lazio, specificamente dalla provincia di Latina. Si osserva una significativa varietà geografica nella distribuzione di quest’anno, sebbene il numero dei casi sia in linea con gli standard storici.

Dei 32 casi complessivi, 23 hanno manifestato forme neuroinvasive del virus. Inoltre, si segnalano due decessi: uno in Piemonte e l’altro nel Lazio.

Prevenzione e Consigli: Come Proteggersi dal West Nile

Anna Teresa Palamara, a capo del dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss, ha ribadito la necessità di proteggersi dalle zanzare, vettori chiave del virus. “Il nostro sistema di sorveglianza è attivo e robusto, grazie al lavoro combinato del Ministero, Iss e Regioni,” afferma. Nonostante l’80% delle infezioni sia asintomatico, le persone con difese immunitarie compromesse sono a maggior rischio di sviluppare gravi complicazioni.

Tra i sintomi da monitorare vi sono febbre alta ed eventuali eruzioni cutanee. In caso di sintomi sospetti, è fondamentale rivolgersi al proprio medico e considerare un test diagnostico per il West Nile.