Un caso fa preoccupare gli italiani: è arrivata la zika in Italia oppure è solo un’eccezione?

Un paziente tornato di recente da un viaggio all’estero è stato posto sotto osservazione a Cattolica per un possibile contagio da virus Zika. Immediatamente sono stati attivati tutti i protocolli previsti dall’unità operativa di igiene e sanità pubblica dell’Ausl. L’uomo, residente in via Allende, dovrà rispettare l’isolamento domiciliario fiduciario fino a quando l’infezione non sarà confermata o esclusa, o comunque per un massimo di 14 giorni dall’insorgere dei sintomi. Nel frattempo, sono stati eseguiti prelievi per accertare la presenza del virus.
Un piano straordinario per combattere il virus
La risposta al sospetto di infezione è stata tempestiva e articolata. Come da protocollo, è stato avviato un piano straordinario di disinfestazione nell’arco di cento metri dall’abitazione dell’uomo. L’intervento, condotto da Geat e affidato a Biblion srl, una ditta romana specializzata, ha coinvolto aree verdi, parchi, tombini e caditoie. L’operazione, iniziata nel pomeriggio di ieri, prevede l’uso di trattamenti adulticidi e larvicidi che dureranno almeno tre giorni, con possibilità di estensione se l’infezione verrà confermata. Parallelamente, una campagna informativa istruirà i residenti su come proteggersi dal vettore.
Le autorità in allerta: dichiarazioni ufficiali

“Siamo stati avvisati tempestivamente del sospetto caso di Zika e rimaniamo in stretto contatto con l’Ausl per monitorare attentamente l’evolversi della situazione,” ha dichiarato Alessandro Uguccioni, assessore all’ambiente di Cattolica. “È importante sottolineare che, al momento, si tratta solo di un sospetto e gli esami sono ancora in corso. Tuttavia, come da protocollo, abbiamo già avviato le procedure di disinfestazione e continueremo a verificare l’area interessata.” Questo impegno dimostra la serietà con cui le autorità stanno affrontando il problema per garantire la sicurezza pubblica.
Capire il virus Zika: cosa c’è da sapere
Il virus Zika è una malattia trasmessa attraverso la puntura di zanzare infette del genere Aedes. Appartenente alla famiglia dei flavivirus, condivide somiglianze con il virus della febbre gialla, della dengue, dell’encefalite giapponese e dell’encefalite del Nilo occidentale. Sebbene circa l’80% delle infezioni siano asintomatiche, chi manifesta sintomi può sperimentare condizioni simili a un’influenza leggera, con febbre, rash cutaneo, dolori articolari, mal di testa, e in alcuni casi, congiuntivite. Sintomi che di solito compaiono tra i 3 e i 13 giorni dopo la puntura della zanzara. Raramente, la condizione richiede ospedalizzazione.