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Sicurezza e limitazioni del vaccino Ixchiq per la chikungunya: riesame da parte dell’EMA

Sicurezza e limitazioni del vaccino Ixchiq per la chikungunya: riesame da parte dell’EMA
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L’EMA avvia un riesame critico su Ixchiq, il vaccino contro la chikungunya non ancora disponibile in Italia: L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha recentemente intrapreso un’importante indagine su Ixchiq, un vaccino vivo attenuato studiato per combattere la chikungunya. Questa malattia, trasmessa attraverso le punture di zanzare, è una concernente soprattutto nelle aree tropicali e subtropicali. Tuttavia, Ixchiq non è accessibile nel mercato italiano, rendendo l’argomento di particolare interesse per i paesi dell’Unione Europea dove il vaccino è invece autorizzato.

Uno dei punti salienti del riesame intrapreso riguarda i "gravi eventi avversi" registrati, che hanno sollevato preoccupazioni in merito alla sicurezza del vaccino. In particolare, il Comitato per la Sicurezza dell’EMA (PRAC) ha sottolineato la comparsa di 17 gravi reazioni avverse segnalate a livello globale, inclusi due casi mortali tra individui anziani di età compresa tra 62 e 89 anni. In risposta, il PRAC ha prudentemente raccomandato di limitare l’uso del vaccino alla popolazione sotto i 65 anni, preludendo a una sospensione temporanea per le fasce d’età più avanzate. Ci si chiede se queste misure saranno sufficienti a garantire la sicurezza dei pazienti.

Limitazioni e consigli per l’uso di Ixchiq negli anziani

Il Comitato per la Sicurezza dell’EMA non si è fermato solo a proporre restrizioni basate sull’età. Il vaccino Ixchiq è stato indicato come inadatto pure per coloro che soffrono di una compromissione del sistema immunitario, causata da malattie pregresse o trattamenti medici. Tale raccomandazione deriva dall’approfondito esame delle condizioni che potrebbero esacerbare tali effetti avversi. Inoltre, la decisione di restringere l’uso sottolinea un approccio precauzionale importante, ponendo ulteriore attenzione sulla sicurezza delle popolazioni vulnerabili.

"Il vaccino non dovrebbe essere somministrato a individui con sistemi immunitari compromessi, per motivi di sicurezza," ha sottolineato la fonte, riflettendo su quanto sia cruciale evitare ulteriori rischi per la salute pubblica.

Distribuzione geografica e disponibilità del vaccino Ixchiq

Sebbene non disponibile in Italia, il vaccino Ixchiq è stato autorizzato e distribuito in diversi paesi dell’UE, come Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia. Questa differenza nella disponibilità stimola un dibattito su come garantire un accesso sicuro ed equo ai trattamenti nei diversi stati membri.

In che modo i paesi dell’UE gestiranno le nuove direttive dell’EMA? La risposta a questa domanda avrà inevitabilmente un impatto sui piani di distribuzione e sulle strategie sanitarie rivolte alla prevenzione delle malattie infettive.

Contesto globale dell’indagine sull’Ixchiq

Il riesame dell’EMA non si colloca in un vacuum. La Chikungunya rappresenta una minaccia globale crescente, e con la mobilità internazionale e il cambiamento climatico che incalzano, il suo potenziale di diffusione è destinato ad aumentare. Come le autorità regolatorie reagiscono alle sfide attuali determinerà in larga misura come verranno gestiti casi simili in futuro.

Nonostante le preoccupazioni attuali, il lavoro dell’EMA attesta l’importanza del monitoraggio e dell’aggiornamento continuo delle norme di sicurezza, un aspetto cruciale nell’era moderna della salute globale.

Fonte: AIFA