Il Ministero della Salute ha pubblicato con quasi due mesi di ritardo l’avviso di richiamo per sei tisane e una birra alla canapa. I prodotti, venduti con diversi marchi, contengono un ingrediente classificato come novel food non autorizzato.
Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo di sei tisane alla canapa e di una birra alla canapa, commercializzate da CBWeed Srl.
L’avviso, pubblicato con un ritardo di quasi due mesi rispetto alla data di emissione, indica come motivo la presenza di un novel food non autorizzato, cioè un ingrediente non ancora approvato per il consumo alimentare nell’Unione Europea.
Tutti i lotti e termini minimi di conservazione risultano coinvolti. I prodotti richiamati sono:
- Tisana alla canapa e ribes nero Hemp Infusion, 15 g (10 filtri piramidali)
- Tisana alla canapa e alchemilla Hemp Infusion, 15 g (10 filtri piramidali)
- Tisana alla canapa, arancia e cannella Tisanapa, 25 g
- Tisana alla canapa naturale Tisanapa, 25 g
- Tisana alla canapa, timo e malva Tisanapa, 25 g
- Tisana alla canapa, liquirizia e finocchio Tisanapa, 25 g
- Birra bionda alla canapa Soul Rebel, bottiglie da 33 cL e 50 cL
Chi produce i prodotti richiamati
Le tisane e la birra oggetto del richiamo sono state commercializzate da CBWeed Srl, ma prodotte da aziende diverse.
Le tisane Hemp Infusion provengono dallo stabilimento di New Pack Srl, situato in via Zaniolo a Mordano (città metropolitana di Bologna).
Le tisane Tisanapa sono invece prodotte da M.C.I. Srl Agricola, nello stabilimento di via Aureliana 7, Montegrotto Terme (Padova).
Infine, la birra alla canapa Soul Rebel è realizzata dal Birrificio Mazapegul, con sede in via Parri 2, Civitella di Romagna (Forlì-Cesena).
Indicazioni per i consumatori
In via precauzionale, il Ministero della Salute raccomanda di non consumare i prodotti segnalati. Chi li avesse già acquistati può restituirli al punto vendita, ottenendo la sostituzione o il rimborso.
La misura mira a tutelare i consumatori in attesa di ulteriori verifiche sull’ingrediente coinvolto. Anche se non risultano segnalazioni di effetti avversi, il richiamo resta in vigore fino a nuova comunicazione ufficiale.
Oltre 470 prodotti richiamati nel 2025
Dall’inizio del 2025, il portale Il Fatto Alimentare ha registrato 201 richiami, pari a 471 prodotti di marchi e aziende diverse.
Un dato che conferma l’importanza dei controlli e della tracciabilità nella filiera alimentare, strumenti essenziali per garantire la sicurezza e la trasparenza verso i consumatori.