Un nuovo approccio per combattere l’HIV emerge all’orizzonte: due iniezioni all’anno per una protezione efficace, contrastando la necessità di una pillola giornaliera, prassi delle attuali terapie preventive.

L’innovativa formulazione del farmaco, che si basa sulla molecola Lenacapavir, ha recentemente ricevuto il via libera dalla Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti. Questa decisione apre la strada a una possibile svolta nella lotta all’epidemia di AIDS a livello mondiale.
Un Cambiamento Necessario: Il Contesto delle Infezioni Sessualmente Trasmesse
La situazione globale evidenzia un aumento preoccupante delle malattie sessualmente trasmesse, soprattutto tra i giovani. In questo scenario, la nuova terapia arriva come una soluzione promettente ma incontra ostacoli dovuti ai tagli della precedente amministrazione americana nei fondi destinati alla prevenzione dell’HIV.
La terapia di lenacapavir, considerata “Scoperta dell’anno” dalla rivista Science nel 2024, rappresenta un significativo passo avanti. Studi clinici rivelano che il 99,9% dei partecipanti si è mantenuto negativo all’HIV dopo il trattamento. Rispetto ad altri antivirali, Lenacapavir agisce su più fasi del ciclo vitale del virus, eliminando il rischio di resistenze incrociate con altri medicinali. Questo riduce l’importanza dell’aderenza quotidiana, un ostacolo significativo nelle terapie profilattiche tradizionali.
La Sfida della Disponibilità Globale

Il prossimo obiettivo è rendere disponibile il farmaco non solo negli Stati Uniti, ma anche nei Paesi in via di sviluppo, particolarmente colpiti dall’AIDS come quelli africani. Luca Butini, presidente dell’Anlaids, sottolinea l’enorme potenziale di questo farmaco nel cambiare le sorti della lotta globale contro l’HIV. L’approvazione della FDA è accolta come un’ottima notizia, particolarmente utile in contesti dove il rispetto del trattamento orale giornaliero è scarso.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2023, sono stati registrati circa 1,3 milioni di nuovi casi di HIV, con 630.000 decessi. Questi dati evidenziano la necessità di nuove strategie efficaci.
Europa e Italia: Un Appello alla Vigilanza e Informazione

In Europa e in Italia, il numero di nuove diagnosi di HIV è in allarmante crescita. Nel 2023, l’UE ha registrato 24.731 nuovi casi, con 2.349 di questi in Italia, un trend in aumento dal 2020. Rispetto al 2010, le infezioni in Italia sono diminuite del 42%, ma molto rimane da fare per soddisfare le aspettative di salute pubblica.
Nonostante una diminuzione complessiva delle nuove infezioni, emergono preoccupazioni sulla disinformazione tra i giovani riguardo alla trasmissione dell’HIV. Molti, ad esempio, si chiedono ancora se sia possibile contrarre il virus attraverso un bacio o una puntura di zanzara. Questo dimostra l’importanza di azioni informative continue e mirate.
Ulteriori complicazioni potrebbero derivare dall’impatto dei tagli ai finanziamenti decisi dall’amministrazione Trump sui programmi internazionali per la ricerca sull’HIV. Questi tagli potrebbero determinare un drammatico incremento delle infezioni, specialmente in Africa, entro il 2030.