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Latte, è allarme in Italia: nuovo richiamo, 4 marchi via dai negozi

Latte, è allarme in Italia: nuovo richiamo, 4 marchi via dai negozi
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Scatta l’allerta latte in Italia, dopo il nuovo ritiro di 4 marchi a livello nazionale causa presenza sospetta di corpi estranei. Ecco cosa controllare sull’etichetta per non avere problemi.

Latte, è allarme in Italia: nuovo richiamo, 4 marchi via dai negozi
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Il recente richiamo di diversi lotti di latte intero pastorizzato ad alta temperatura sta generando grande attenzione nei supermercati. La Centrale del Latte d’Italia S.p.A., con sede a Vicenza, ha avviato il ritiro dei prodotti a partire dal 22 aprile 2025, a causa della possibile presenza di corpi estranei, identificati come residui di gomma da una guarnizione difettosa.

Lotti Interessati e Marchi Coinvolti

Inizialmente, la ricaduta ha riguardato i marchi Polenghi Lombardo, Mukki, e Latteria Soresina. I lotti ritirati, venduti in bottiglie di plastica da un litro, presentano le date di scadenza 15/05/25 B, 16/05/25 B e 17/05/25 B. Diverse catene di grande distribuzione hanno risposto prontamente, esortando i consumatori a non utilizzare i prodotti interessati e a restituirli per ottenere un rimborso o una sostituzione, anche senza necessità di scontrino.

Nuovo richiamo nazionale: Nuovi Marchi Coinvolti

Latte, è allarme in Italia: nuovo richiamo, 4 marchi via dai negozi
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Successivamente, il 3 maggio 2025, il Ministero della Salute ha ampliato l’avviso di richiamo includendo altri marchi: Latte Verona, Fior di Maso, Giglio, e Cappuccino Lovers. Anche questi prodotti, fabbricati nel sito di Vicenza, sono potenzialmente contaminati da minuscoli frammenti di gomma. I lotti in questione sono Latte Verona (15/05/25 B), Fior di Maso (15/05/25 B), Giglio (15/05/25 B), e Cappuccino Lovers (17/05/25 B). Nonostante l’assenza di segnalazioni di danni alla salute, il ritiro è stato effettuato come precauzione, e i clienti sono invitati a verificare le date di scadenza e a riportare i prodotti al negozio in cui sono stati acquistati.

Intervento della Centrale e Sicurezza Alimentare

Angelo Mastrolia, presidente del Gruppo NewPrinces, che controlla l’impianto, ha enfatizzato la natura precauzionale di questa operazione: “Si tratta solo di un sospetto”, afferma, sottolineando che i frammenti potenzialmente presenti sono infinitesimali e non in grado di causare danni alla salute. Mentre non si sono verificati problemi noti tra i consumatori, il richiamo mira a garantire la massima sicurezza alimentare. Questo incidente non solo ha catalizzato l’attenzione del Ministero della Salute e dei media, ma ha anche acceso un dibattito sulla sicurezza dei controlli nei processi produttivi. La Centrale del Latte sta ora rivedendo i suoi protocolli per evitare simili problematiche future, mettendo in luce l’importanza della tracciabilità e della trasparenza nella filiera alimentare.