L’Agenzia Italiana del Farmaco ha recentemente comunicato una novità rilevante per i professionisti della salute: l’attivazione web e la pubblicazione delle schede di monitoraggio per il Registro STRENSIQ. Questa iniziativa è frutto della pubblicazione della Determina AIFA nella Gazzetta Ufficiale n. 21 del 27 gennaio 2025, a partire dalla quale, il giorno seguente, ha avuto inizio la possibilità di usufruire del medicinale STRENSIQ in regime di rimborsabilità da parte del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Il farmaco STRENSIQ, approvato per la terapia enzimatica sostitutiva a lungo termine, si rivolge a specifiche categorie di pazienti affetti da ipofosfatasia ad esordio pediatrico entro i 6 mesi di età, oltre che a coloro che sviluppano la condizione più tardivamente, superati i 6 mesi e in forma severa.
L’importanza della rimborsabilità
La possibilità di utilizzare il farmaco STRENSIQ, con copertura del Servizio Sanitario Nazionale, rappresenta un passo significativo per molte famiglie. Di particolare rilievo è l’aspetto della rimborsabilità, fondamentale per garantire accesso esteso alle cure. L’AIFA ha chiarito che ogni prescrizione deve rispettare i requisiti di eleggibilità e l’appropriatezza prescrittiva indicati, evidenziati nelle schede cliniche scaricabili dal sito. Queste schede sono disponibili in un archivio compresso (.zip) sotto la voce "Elenco_Registri di monitoraggio AIFA_attivi", accessibile tramite collegamenti correlati.
Gli sviluppi tecnologici nel monitoraggio
Con il Registro STRENSIQ ora pienamente operativo attraverso una piattaforma web, l’accesso alle informazioni è stato significativamente semplificato. Una simile integrazione tecnologica consente ai referenti regionali di gestire più efficacemente la registrazione e l’operatività dei centri sanitari autorizzati. Si invitano quindi i referenti a procedere prontamente con l’abilitazione attraverso il sistema online, per facilitare un flusso di lavoro armonizzato e veloce.
Coordinazione e implementazione centrata sui pazienti
L’attivazione del nuovo sistema non è semplicemente una misura amministrativa, ma un’iniziativa fondamentale per migliorare il coordinamento tra diversi enti sanitari e ottimizzare la risposta alle esigenze dei pazienti. L’importanza di questa operazione sta, infatti, nella capacità di connettere e supportare i professionisti della salute, assicurando che ogni passo del processo medico venga tracciato e documentato. La disponibilità immediata di informazioni diagnostiche e terapeutiche promette di migliorare l’efficienza e di ridurre i tempi tra diagnosi e inizio trattamento.
Questa svolta, pubblicata ufficialmente il 28 gennaio 2025, non è solo una nuova pagina nel campo delle terapie per l’ipofosfatasia, ma anche un simbolo del continuo impegno dell’AIFA per innovare il sistema sanitario italiano, ponendo il paziente al centro di ogni scelta e miglioramento strategico. La collaborazione tra enti a livello locale e nazionale è ora più essenziale che mai per il successo di programmi di questa portata.
Fonte: AIFA