La rigidità mattutina è uno dei segnali più comuni dell’artrosi, ma con movimenti mirati e consapevolezza è possibile iniziare la giornata con maggiore scioltezza.

Al suono della sveglia, per chi convive con l’artrosi, le prime sensazioni possono essere tutt’altro che leggere. Le articolazioni sembrano bloccate, ogni gesto è faticoso, e il dolore si fa sentire con più intensità dopo le ore di inattività notturna. Si tratta di una caratteristica tipica della malattia: la rigidità articolare al risveglio, che però tende a risolversi entro 15 minuti, a differenza di altre patologie reumatiche.
Questo fenomeno è strettamente legato alla mancanza di movimento durante la notte. Ma una volta riattivati i muscoli, la situazione migliora sensibilmente. Attenzione, però: anche durante il giorno, dopo lunghe pause in posizione statica o movimenti intensi, i fastidi possono riaffacciarsi.
I movimenti da evitare appena svegli
Alzarsi di scatto o muoversi in modo brusco può essere un errore per chi ha articolazioni sensibili. È preferibile iniziare la giornata con calma, concedendosi alcuni minuti per stiracchiarsi nel letto e per compiere piccoli movimenti lenti e controllati. Così si aiuta il corpo a risvegliarsi, riducendo il rischio di peggiorare il dolore.
Tra le abitudini da evitare ci sono anche l’immobilità prolungata, come restare troppo tempo distesi, e i gesti ripetitivi o troppo intensi, soprattutto se interessano aree già colpite dall’artrosi come schiena, spalle o anche.
Un consiglio utile? Respirare profondamente mentre ci si muove, per favorire il rilassamento e accompagnare ogni gesto con consapevolezza.

Movimento sì, ma con equilibrio
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il riposo assoluto non è amico dell’artrosi. Anzi, il movimento rappresenta una vera risorsa terapeutica. Un’attività fisica regolare, adattata alle proprie condizioni, contribuisce a ridurre il dolore, migliorare la mobilità e rallentare la progressione della malattia.
Discipline a basso impatto come la camminata, il nuoto, la cyclette, l’acquagym o il tai chi sono particolarmente indicate. Anche la ginnastica dolce e lo yoga possono fare la differenza, aiutando a mantenere elastiche le articolazioni e forti i muscoli che le sostengono. Gli esercizi isometrici, in particolare, rinforzano la muscolatura senza mettere sotto stress l’articolazione.
Ma attenzione: ogni movimento deve essere privo di dolore. Meglio evitare sforzi eccessivi o gesti ripetitivi che possono peggiorare i sintomi.
Trovare il ritmo giusto tra attività e riposo
Il segreto nella gestione quotidiana dell’artrosi? Il giusto equilibrio tra movimento e pausa. Una vita troppo sedentaria indebolisce il sistema muscolo-scheletrico, ma anche un’attività intensa e non calibrata può rivelarsi dannosa.
Ascoltare il proprio corpo diventa fondamentale. Inserire nella giornata esercizi mirati, alternati a momenti di riposo e posture corrette, permette di gestire al meglio i sintomi e di preservare la funzionalità articolare.
Un piccolo accorgimento notturno può fare la differenza: l’utilizzo di un cuscino ortopedico per le ginocchia aiuta a mantenere il corretto allineamento del corpo, riducendo le pressioni sulle articolazioni più fragili.

