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Alopecia, anche i bambini possono perdere i capelli?

Alopecia, anche i bambini possono perdere i capelli?
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Che cos’è l’alopecia, quali sono i sintomi, le cause, le conseguenze e i possibili trattamenti.

Alopecia è quel termine scientifico con cui si fa riferimento alla perdita dei capelli o di peli in alcune zone del corpo.

Questo fenomeno viene chiamato molto più comunemente con il termine di calvizie. Tale patologia insorge solamente nel momento in cui la caduta dei peli o dei capelli si verifica in maniera intensa e si sviluppa a chiazze, che possono coinvolgere una buona parte della testa oppure un’altra parte del corpo.

L’alopecia si caratterizza per insorgere in diversi stadi che possono caratterizza la lenta, ma continua scomparsa di tutti i capelli. Tale stadiazione è stata classificata da Hamilton con una scala da 1 a 5 e poi da Norwood, con una scala da 1 a 12, molto più dettagliata e precisa.

Secondo la classificazione suggerita da Hamilton, il primo stadio dell’alopecia prevede il diradamento dei capelli che si trovano sull’attaccatura fronto-temporale, mentre nel secondo stadio quest’ultima diventa più intensa, con un notevole arretramento della linea frontale e comincia a diradarsi anche il vertice. Nel terzo stadio la zona fronto-temporale e il vertice continuano a diradarsi, ma rimangono ancora per il momento differenziate da una corona di capelli.

Nel quarto stadio queste due zone arrivano a quasi a toccarsi, cosa che invece si verifica in modo completo e permanente nel quinto stadio, quando ormai sulla testa non si trova più alcun capello.

Alopecia e le principali cause
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Spesso non c’è una sola causa correlata a questo disturbo, ma vi è una correlazione tra più motivazioni, che si differenziano anche in base alla tipologia di alopecia che colpisce il paziente.

La causa senz’altro più frequente è la predisposizione dal punto di vista genetico, che va a indurre l’alopecia androgenetica, ovvero quella forma che si sviluppa con maggiore costanza, mentre i disturbi di tipo autoimmune sono subito dopo quelli maggiormente diffusi, visto che il sistema immunitario individua come pericolosi i follicoli piliferi e inizia una sorta di processo flogistico e reazione aggressiva nei loro confronti. Anche alcuni trattamenti specifici a base di farmaci possono comportare lo sviluppo di tale disturbo.

Tra i farmaci che potenzialmente possono scatenare questo problema troviamo sicuramente quelli chemioterapici, i beta bloccanti, le terapie ormonali, la radioterapia e gli antitiroidei, anche se in questi casi di solito alla fine della terapia i capelli ricrescono e la perdita si ferma.

Un’altra causa piuttosto comune è rappresentata dallo stress, sia di natura fisica che psichica, mentre anche delle malattie come il Lupus oppure il lichen Planus, così come dei tumori che colpiscono la cute o delle infezioni di natura batterica possono provocare l’insorgere di cicatrici sulla pelle che causano una progressiva perdita dei capelli. In questi casi si è soliti parlare di alopecia cicatriziale.

Alopecia e la diffusione nei bambini
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L’alopecia è una di quelle patologie che possono manifestarsi praticamente ad ogni età, anche nei bambini appena nati fino ai cinque anni.

Esattamente come negli adulti, anche nei bambini si verifica la perdita dei capelli, ma per fortuna si può curare, anche per mezzo di trattamenti che risultano estremamente più efficaci in confronto a quelli a cui si sottopongono le persone adulte.

Da una ricerca pare che circa il 60% dei bambini che hanno questo problema possano recuperare i capelli, indifferentemente dalla tipologia di alopecia da cui vengono colpiti.

Tra le più comuni cause che possono provocare l’alopecia areata nei bambini troviamo indubbiamente la tricotillomania, ovvero il continuare a toccarsi i capelli, quasi in maniera ossessiva, ma anche delle infezioni che possono colpire il cuoio capelluto e derivano da funghi: in questo caso sarà ovviamente fondamentale seguire un adeguato trattamento antimicotico.

Inoltre, anche gli stati di ansia e stress possono rappresentare una causa piuttosto diffusa e credibile, così come l’alopecia areata può derivare da una patologia autoimmune e in quel caso serve chiaramente una visita con un medico specialista.

Questa malattia, in realtà, non comporta alcun pericolo per la salute del bambino, visto che non provoca dei dolori fisici o altri disturbi.

Le cure per l’alopecia
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Le terapie farmacologiche si possono adottare solamente in presenza della forma non cicatriziale e sono rivolte soprattutto al trattamento delle forme areata e androgenetica. Nel caso delle forme cicatriziali, invece, l’unica terapia utile è rappresentata dall’autotrapianto.

Per quanto riguarda la cura dell’alopecia androgenetica tra i farmaci maggiormente utilizzati troviamo il Mixomidil, ovvero un vasodilatatore che viene spesso usato per la cura dell’ipertensione, il finasteride, ovvero un inibitore dell’enzima 5-alfa reduttasi di tipo II.

Spesso per la cura dell’alopecia areata si provvede a seguire terapie a base di farmaci antinfiammatori ad applicazione locale, come ad esempio le pomate a base di cortisonici.

Questi trattamenti non sempre danno risultati positivi, visto che spesso sono soggetti a ricadute e periodi di rimessione.

La terapia chirurgica, invece, viene impiegata esclusivamente per la cura dell’alopecia cicatriziale in cui è avvenuta la completa eliminazione dei follicoli piliferi, ma può essere indicata anche per il trattamento di altre forme di alopecia che non rispondono in alcun modo ai trattamenti farmacologici oppure nel caso in cui si avesse intenzione di risolvere una volta per tutte il problema rappresentato dalla calvizie.

Il trattamento più diffuso corrisponde all’autotrapianto e sfrutta tecniche che si sono evolute sempre di più con il passare del tempo.

Alopecia universale
Alopecia universale

L’alopecia universale è una malattia decisamente rara che va a colpire il cuoio capelluto e che comporta la totale perdita dei capelli dalla testa, ma anche di tutti i peli dal resto del corpo.

Tutti coloro che vengono colpiti da tale patologia, infatti, lamentano l’assenza di peli sulle gambe, sulle braccia, sul petto, sugli organi genitali, ma anche delle ciglia e delle sopracciglia.

L’alopecia universale può insorgere a qualsiasi età. Si tratta di una malattia che può anche essere caratterizzata da una fase acuta, in cui la perdita dei capelli e di tutti i peli del corpo avviene nel giro di qualche settimana oppure in circa due anni.

Viene ritenuta una vera e propria patologia autoimmune, dal momento che la perdita di tutti i peli si verifica dal momento che il sistema immunitario va ad attaccare il follicolo pilifero, il capello subisce l’espulsione e il follicolo rimane in uno stato di quiescenza per un certo periodo di tempo. Al momento sono numerose le terapie di tipo sperimentale, che in alcuni casi provano ad affrontare tale disturbo anche con l’uso di agenti immunoregolatori.