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Ulcere orali, in alcuni casi il disturbo è davvero molto doloroso

Quali sono le principali ulcere orali, le afte in bocca e i principali trattamenti per curarli.

Ottobre 15, 2019
in Odontoiatria
Ulcere orali

Ulcere orali - credit: stock.adobe.com

Le ulcere orali rappresentano delle vere e proprie soluzioni di continuità che si trovano all’interno della mucosa: ogni ulcera orale pare quasi uguale a tutte le altre tipologie, ma in realtà sono numerosi i dettagli che cambiano, in modo particolare in relazione alla causa scatenante e la gravità.

Le due forme di ulcera che insorgono con la maggiore intensità e dolorosità sono le ulcere aftose, che hanno la tendenza a manifestarsi in modo particolare quando il paziente attraversa un periodo di forte stress, oppure di esaurimento o, ancora, soffre di una particolare malattia. La seconda tipologia è rappresentata dalle ulcere traumatiche che sono legate ad un danno del rivestimento della bocca, che spesso viene provocato da comportamenti piuttosto superficiali, come ad esempio mangiare cibo eccessivamente caldo, morso sulla guancia piuttosto che sulla lingua. Altri tipi di ulcera vengono provocate da delle infezioni, come ad esempio l’herpes simplex, che si caratterizza per via del fatto che diverse bollicine, a lungo andare, diventano delle ulcere orali. Capita molto di rado che le ulcere possano rappresentare il primo segnale relativo ad un cancro della bocca piuttosto che della lingua, oppure una patologia che colpisce tutto il corpo, come ad esempio leucemia o anemia.

Quali sono i principali sintomi delle ulcere orali

Nella maggior parte dei casi si riconoscono per via del fatto che si tratta di piccole macchie dalla colorazione giallo pallido con dei bordi tipicamente rossi. Le ulcere aftose hanno dimensioni davvero molto contenute, di solito intorno ai 23 mm di diametro, che si sviluppano in depositi nei vari angoli della bocca e durano circa una decina di giorni. Un’ulcera di tipo traumatico, nella maggior parte dei casi presenta dimensioni superiori e una durata al massimo pari a sette giorni. Nel caso in cui tale tipo di ulcera derivi da un dente oppure da una dentiera, allora non si risolverà fino al momento in cui non verrà posto rimedio alla causa correlata. Le ulcere orali possono insorgere con una notevole frequenza, visto che colpiscono circa una persona su dieci. Le ulcere aftose sono quelle che insorgono con maggiore facilità tra gli adolescenti e i giovani, con una notevole incidenza in modo particolare sulle donne.

Ulcere orali: le afte nelle gengive

Le afte rappresentano delle vere e proprie ulcerazioni che vanno a colpire le gengive, ma anche la mucosa che caratterizza il cavo orale. Nella maggior parte dei casi hanno un aspetto di erosioni di ridotte dimensioni della mucosa orale, con un aspetto tipicamente rotondeggiante. Le dimensioni possono variare da uno fino a oltre dieci millimetri. Nella fase iniziale si presentano come delle piaghe tipicamente rosse, mentre nel corso della giornata successiva l’ulcerazione si trasforma fino a diventare una chiazza dalla colorazione bianca, in cui comincia a depositarsi un gran quantitativo di liquido che è il segnale di come la lesione si sia ormai trasformata in una vescica.

Ulcere orali
Ulcere orali

La stomatite in bocca: un disturbo molto fastidioso

La stomatite non è altro che un’infiammazione che va a colpire la mucosa orale. Ci possono essere davvero tante cause che provocano tale problematica, tra cui quelle chimiche, meccaniche, infiammatorie, batteriche, virali o micotiche. La diagnosi di tale patologia è legata essenzialmente all’osservazione dei sintomi e alla storia clinica del singolo paziente. Il soggetto che soffre di questo disturbo avverte un notevole bruciore nel punto in cui si è formata la stomatite aftosa, ad esempio, così come un’importante sensibilità nei confronti della temperatura e dei cibi irritante.

La diagnosi della stomatite dovrebbe sicuramente prendere in considerazione sia la durata dei sintomi che l’avvertimento da parte del paziente di una sensazione di dolore e di quale grado si tratti, il rapporto tra tali sintomi e il consumo di cibi, l’esposizione in ambienti di lavoro e i farmaci che devono essere assunti. L’esame e la valutazione obiettiva che vengono svolti da parte del medico piuttosto che dall’odontoiatra devono ispezionare in modo attento e prudente la cavità orale, per verificare la presenza eventualmente di alcune lesioni, controllare le varie superfici mucose, inclusi anche i genitali, per capire se sono insorti altri problemi come edemi, eruzioni sulla cute, lesioni o desquamazioni, ma dovrà essere anche preso in considerazione lo stato generale di salute del paziente, ovvero se siano insorti anche altri sintomi, come ad esempio febbre, stanchezza  e altri segnali tipici di una patologia sistemica.

I principali rimedi naturali per le afte in bocca

Tra i più diffusi rimedi per le afte in bocca troviamo indubbiamente anche quelli naturali, che in tanti casi si dimostrano particolarmente efficaci.  Tra i vari rimedi naturali troviamo sicuramente il tea tree oil, che si può considerare un ottimo olio essenziale decisamente versatile che si può utilizzare anche per combattere le afte.

Quest’olio essenziale si può applicare con due modalità diverse, ovvero eseguendo degli sciacqui in bocca usando mezzo bicchiere di acqua e circa 3-4 gocce di tea tree oil, per poi tamponare con delicatezza l’afta usando un cotton fioc. Un altro rimedio naturale molto utile corrisponde al bicarbonato, che rappresenta un ottimo sistema per disinfiammare il disturbo. È sufficiente versare un cucchiaino all’interno di un bicchiere d’acqua per poi eseguire dei gargarismi oppure si può anche decidere di applicare direttamente sull’afta il bicarbonato, cercando di aspettare qualche minuto prima che agisca del tutto.

Un’altra cura naturale prevede l’impiego di una bustina di tè, che deve essere bagnata con un po’ di acqua tiepida e poi si può provvedere al tamponamento dell’afta. Sembra che la bustina di tè contenga dell’acido tannico, che è in grado di svolgere un’azione benefica e, in modo particolare, cicatrizzante. Tra gli altri rimedi naturali maggiormente diffusi troviamo anche l’infuso di salvia e malva con il limone: in questo caso l’azione è tipicamente lenitiva e antinfiammatoria. Con questi elementi si può preparare un ottimo infuso, conservando qualche foglia di salvia e malva all’interno di una tazza di acqua bollente, per poi dopo dieci minuti filtrare l’intero composto. Dovete chiaramente attendere che tutto il composto diventi tiepido e poi potrete aggiungere anche il succo di limone. Con l’infuso che avete in questo modo ottenuto potrete eseguire degli sciacqui che si possono ripetere anche diverse volte ogni giorno.

Tags: herpesinfezionistressulcere
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