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Stitichezza, da cosa dipende il problema di non riuscire ad andare al bagno

La stitichezza, o stipsi, è un disturbo molto comune della defecazione, che consiste nella difficoltà di svuotare l’intestino espellendo le feci.

5 Dicembre, 2018
in Gastroenterologia
Stitichezza

Stitichezza - credit: stock.adobe.com

La stitichezza è un disturbo molto comune, che consiste nella difficoltà di svuotare l’intestino dalle feci. Tendenzialmente si caratterizza anche dalla durezza e dalla secchezza di esse, rendendo in questa maniera difficoltosa, e spesso dolorosa, l’espulsione. Tale disturbo può essere causato da un eccessivo assorbimento di acqua da parte del colon, e in gran parte dei casi, specialmente nella stitichezza cronica, sono presenti episodi ricorrenti di coprostasi.

I sintomi più frequenti in presenza di stitichezza

Possiamo definire la stitichezza, quando un soggetto non evacua per un periodo di almeno tre giorni, e mostra dei segnali ben evidenti tra cui il bruciore e dolore anale, la dischezia, il dolore ad un fianco, l’encopresi, le extrasistoli, il fecaloma, le feci molto dure, oppure gonfiore anale, incontinenza fecale, dolore allo stomaco, meteorismo persistente, prolasso rettale, ragadi anali, ritenzione urinaria, schiuma presente nelle urine e tenesmo rettale. Tutti questi sintomi devono essere presi in considerazione prima di intraprendere una cura farmacologica o naturale per favorire il transito intestinale. Vi consigliamo di rivolgervi dal vostro medico di base o farmacista di fiducia prima della somministrazione di prodotti che aiutano la motilità intestinale.

I rimedi naturali ed immediati per contrastare la stitichezza

Bere abbondanti quantità di acqua è il primo rimedio naturale utile a favorire il transito intestinale, oltre ad essere un valido aiuto per il nostro apparato che necessita dei sali minerali. I semi di lino sono molti utili in presenza di stitichezza, e vanno assunti con abbondante acqua dopo i pasti principali, così come il consumo giornaliero dei fichi d’india e delle prugne secche. Con le prugne secche si può realizzare inoltre un rimedio immediato facile da fare in casa. Infatti basta semplicemente mettere a bollire una tazza circa di acqua con tre prugne secche, da consumare nell’arco della giornata sia fredda che tiepida, anche se vi consigliamo di berla al mattino a digiuno.

Anche l’acqua di cocco è considerata un valido aiuto immediato contro la stipsi ed inoltre facilita le funzionalità digestive e purifica le vie urinarie. Tra i cibi da consumare, vi consigliamo i legumi, poveri di colesterolo ma ricchissimi di fibre che aiutano la motilità intestinale, la frutta secca, le barbabietole ed il succo di aloe vera.

Quando la stitichezza si manifesta con feci molto dure

Le feci normalmente devono avere una consistenza molto soffice, ma quando appaiono dure perché hanno trascorso molto tempo nel tratto intestinale e sono disidratate, il nostro fisico sta soffrendo di stitichezza. Tra le possibili cause delle feci dure ricordiamo: la sindrome dell’intestino irritabile, la stitichezza, il tumore del colon-retto, il cancro al colon e la colite spastica. Tale sintomo non deve essere trascurato e bisogna intervenire in maniera tempestiva per comprenderne la causa ed eventualmente prescrivere al paziente la giusta cura medica da eseguire in base alle istruzioni mediche consigliate.

I farmaci che aiutano a favorire il transito intestinale

Prima di assumere farmaci contro la stitichezza bisogna consultare il proprio medico di base, in maniera tale da somministrare il giusto prodotto ideale per il nostro apparato. I farmaci più utilizzati in presenza di stitichezza sono: gli Antrachinoni ovvero i lassativi di contatto che favoriscono la motilità intestinale, oppure Dulcolax, Stixenil ed Alax da assumere la sera prima di coricarsi, lo Xprep, l’Algiolax e Pursennid che esercitano un’attività terapeutica agendo sull’intestino entro 12 ore dalla somministrazione. Anche il Macrolax o Sorbiclis sono molto utili in presenza di stitichezza e vanno somministrati per via orale in dose frazionate durante l’arco della giornata. Vi consigliamo di non superare mai la dose consigliata dal vostro medico, in maniera tale da evitare spiacevoli conseguenze.

Quando la stitichezza diventa cronica

Si definisce stitichezza cronica quando un soggetto non evacua da due settimane, oppure quando la frequenza di equazione è pari a 3 volte la settimana senza l’impiego di lassativi. La stitichezza cronica provoca nel soggetto affetto una sensazione di incompleta evacuazione, oppure si manifesta con feci molto dure o capriniformi. Quando la causa non è del tutto chiara, la stitichezza è idiomatica ovvero che è determinata da altre patologie che andrebbero ricercate altrove.

Molte volte la stitichezza cronica in base alle caratteristiche cliniche del paziente e dai risultati delle indagini si distingue in: stipsi da rallentato traffico intestinale, stipsi da ridotta sensibilità da parte del retto, stipsi da dissinergia addominopelvica.

Stitichezza
Stitichezza

Bambini e stitichezza

Quando la stitichezza colpisce il bambino, questa molto spesso viene trattata con l’utilizzo di microclismi di glicerina, mentre quando il bambino alimentato da latte artificiale manifesta stitichezza basta semplicemente aumentare l’apporto di liquidi diluendo le preparazioni in polvere con abbondante con acqua. In casi di stitichezza più ostinata, bisogna rivolgersi al pediatra che dopo una accurata visita medicata potrebbe consigliare il consumo da parte del piccolo di succo di mela, pera, prugna o uva bianca, in aggiunta all’acqua del biberon. Al fine di rendere le feci del bambino più morbide, è opportuno introdurre il giusto apporto di fibra alimentare, presente in tutti i prodotti vegetali che molto spesso purtroppo non sono amati dai più piccoli.

Dieta per contrastare la stitichezza

Come prima cosa bisogna idrata il corpo assumendo due litri di acqua naturale al giorno, in maniera tale da favorire la motilità intestinale. Tra gli alimenti consigliati in caso di stitichezza ricordiamo l’importanza delle verdure sia crude che cotte da assumere almeno una volta al giorno, come gli spinaci, le zucchine, i broccoli, il cavolfiore, i fagiolini, le melanzane i carciofi. Anche la modalità di cottura è molto importante per questo vi consigliamo di preferire quella al vapore oppure la bollitura.

Per integrare il giusto apporto di fibra, si possono consumare i supplementi in polvere da acquistare al supermercato, mentre per la frutta preferire i kiwi, le pere, le albicocche, i fichi e le prugne secche. I cerali sono ottimi alleati del transito intestinale, da alternare con quelli raffinati come pane, pasta e riso ed anche i legumi andrebbero consumati almeno una volta la settimana perché contengono un buonissimo quantitativo di fibra.

Per i condimenti, vi consigliamo l’impiego di olio di oliva extravergine a crudo. Se amate lo yogurt, al momento dell’acquisto prestate attenzione alla confezione, ed optate per quelli che contengono fermenti lattici vivi. Al posto del sale potete utilizzare il Grana Padano D.O.P. per insaporire primi piatti e minestre.

Tags: dietagonfiore
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