Il segmento dei vini senza alcol è in piena espansione, grazie a un decreto innovativo e a una crescente attenzione verso uno stile di vita salutare e responsabile.

Introduzione senza titolo H2: Negli ultimi tempi, si è sviluppato un fenomeno nel mondo del vino: il crescente interesse per le versioni dealcolate. Non più considerato un tabù, grazie anche alle nuove normative del 2024, questo tipo di vino si afferma come una piacevole alternativa che preserva il gusto autentico eliminando calorie superflue.
Chi Sceglie i Vini Senza Alcol?
Il mercato dei vini senza alcol ha visto un’esplosione nell’interesse da parte di un pubblico diversificato. Salutisti, giovani alla moda, donne in gravidanza e persone che evitano l’alcol per motivi di salute o religiosi sono solo alcune delle categorie che scelgono queste opzioni per le loro proprietà salutari e qualità gustative. Per i giovani, in particolare, che apprezzano sempre più la sostenibilità e la responsabilità sociale, i vini no alcol rappresentano un’opzione etica e di qualità. L’industria vinicola, al passo con queste tendenze, si è adattata con un’offerta sempre più variegata e raffinata, capace di conquistare anche il palato degli amanti del vino tradizionale.
L’Evoluzione del Mercato delle Bevande Analcoliche

Il panorama globale delle bevande analcoliche e a basso contenuto alcolico sta vivendo un momento di trasformazione significativa. Tra i mercati chiave, si distinguono Stati Uniti e Brasile, dove si prevede una crescita composta annua in volume del +4% fino al 2028. Le bevande analcoliche, in particolare, trascinano questo trend con un incremento atteso del +7% in volume. Secondo i dati IWSR, entro il 2028 la categoria delle bevande analcoliche vedrà un aumento di oltre 4 miliardi di dollari. Marchi prestigiosi come Mionetto e Zonin stanno innovando con proposte all’avanguardia, mentre le bollicine italiane conquistano gli Stati Uniti, dimostrando l’apprezzamento per la qualità anche nella sua declinazione light.
Le Novità del Decreto sui Vini Dealcolati
Il decreto ministeriale del novembre 2024 introduce significative novità nel panorama normativo dei vini dealcolati, in linea con il regolamento europeo 2021/2117. Questo decreto sancisce la possibilità di ridurre il contenuto alcolico attraverso tecniche enologiche avanzate e impone che queste modifiche siano chiaramente indicate in etichetta. Stabilisce due categorie: “vini dealcolati” con alcol al di sotto dello 0,5% e “parzialmente dealcolati” con valori tra lo 0,5% e l’8,5%-9%. Per garantire la qualità, sono specificati rigorosi metodi tecnici come la parziale evaporazione sottovuoto e la distillazione. Inoltre, per proteggere l’origine dei prodotti italiani, i vini Dop e Igp sono esclusi dalla dealcolizzazione.