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Stop all’eritrosina negli USA: additivo sospetto vietato

Stop all’eritrosina negli USA: additivo sospetto vietato
Photo by skaryclown_voice – Pixabay
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La FDA ha deciso il divieto per il colorante rosso n.3, legato a studi sugli effetti cancerogeni nei ratti e già vietato in Europa.

Stop all’eritrosina negli USA: additivo sospetto vietato
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Dopo tre decenni dall’entrata in vigore del divieto europeo, gli Stati Uniti hanno finalmente deciso di proibire l’uso dell’eritrosina, anche conosciuta come colorante rosso n.3. Questa sostanza è stata al centro delle polemiche a causa delle sue potenziali implicazioni sulla salute, sollevando interrogativi sui ritardi normativi e sulla reale sicurezza degli additivi alimentari.

Negli Stati Uniti, la Food and Drug Administration (FDA) ha ufficialmente vietato l’eritrosina, una decisione che ricalca quanto già deciso dall’Unione Europea nel lontano 1994. Questo colorante sintetico, noto come E127 nella classificazione europea, è stato ampiamente utilizzato per conferire un vivido colore rosso ciliegia ad alimenti e bevande. Dai cupcake ai ghiaccioli, la vivacità di questi prodotti spesso derivava proprio dall’eritrosina. Tuttavia, mentre in Europa il suo uso era limitato esclusivamente alle ciliegie candite, negli Stati Uniti ha continuato a comparire in numerosi prodotti, alimentando le differenze transatlantiche nelle formulazioni alimentari.

Il ruolo degli studi scientifici nel divieto

La recente decisione della FDA è stata fortemente influenzata da una petizione presentata nel 2022 da gruppi come il Center for Science in the Public Interest e l’Environmental Working Group. Già nei primi anni ’90, la FDA aveva vietato l’eritrosina in cosmetici e farmaci per uso topico dopo che studi avevano dimostrato il suo potenziale cancerogeno nei ratti. Sebbene il meccanismo che innesca il cancro nei roditori non sembri presente negli esseri umani, l’assenza di prove definitive sulla sicurezza del colorante rosso ha continuato a destare preoccupazioni. Nonostante non ci siano evidenze concrete che l’eritrosina causi il cancro nell’uomo, l’incertezza scientifica ha spinto l’agenzia federale verso un maggiore principio di precauzione.

Verso alternative più sicure

Anche prima del divieto, alcune aziende statunitensi avevano già iniziato a ridurre l’uso dell’eritrosina, preferendo il colorante rosso n.40, ritenuto un’alternativa più sicura. La recente regolamentazione impone alle aziende alimentari e farmaceutiche di adeguarsi entro gennaio 2027 e 2028 rispettivamente, favorendo una transizione verso prodotti riformulati. Questo cambiamento non riguarda solo la sicurezza alimentare ma anche risponde a una crescente sensibilità dei consumatori verso ingredienti più naturali e salutari nel cibo che consumano.

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Gli altri colori della salute

Non è solo l’eritrosina a essere oggetto di scrutinio. Diversi studi hanno sollevato dubbi sulla sicurezza di vari coloranti alimentari. Un rapporto del California Office of Environmental Health Hazard Assessment ha evidenziato come i coloranti artificiali possano contribuire disfunzioni comportamentali nei bambini, tra cui problemi di attenzione e iperattività. Sebbene i coloranti non siano stati identificati come la causa diretta di tali disturbi, la loro influenza su soggetti sensibili ha indotto i ricercatori a chiedere una rivalutazione dei livelli considerati sicuri. Pertanto, la questione dei coloranti alimentari si estende oltre l’eritrosina, coinvolgendo un dibattito più ampio su cosa costituisce davvero una dieta sicura e sana.

Con un giro di vite normativo e una crescente consapevolezza pubblica, la storia dell’eritrosina potrebbe segnare l’inizio di un nuovo capitolo nella regolamentazione alimentare, dove scienza e precauzione camminano di pari passo verso un futuro più sicuro.