Avvertenze
Le statine vanno usate con cautela nei soggetti con storia di malattia epatica o consumo di alcol eccessivo (non vanno somministrate a pazienti con malattia epatica in atto). Prima del trattamento è bene eseguire test di funzionalità epatica, ripetendoli entro 1-3 mesi dall’inizio, poi ogni 6 mesi per un anno, a meno che non compaiano segni o sintomi indicativi di epatotossicità. Il trattamento deve essere sospeso se si ha un aumento persistente delle transaminasi 3 volte superiore ai valori di riferimento. Prima dell’inizio di un trattamento con statine si deve correggere un eventuale ipotiroidismo (Dislipidemie). Le statine vanno usate con cautela nei soggetti con fattori di rischio per miopatia e rabdomiolisi. I pazienti devono essere avvertiti di segnalare subito eventuali dolori muscolari. Le statine vanno evitate nella porfiria, ma si ritiene che la rosuvastatina sia sicura.
Interazioni
Controindicazioni
Le statine sono controindicate in corso di malattia epatica attiva (o alterazione persistente dei test di funzionalità epatica), in gravidanza (APP.4 – Statine) e durante l’allattamento (
APP.5 – Statine).
Effetti indesiderati
La miosite è rara e reversibile, ma è un effetto indesiderato grave delle statine. Le statine possono causare anche mal di testa, alterazione dei test di funzionalità epatica (raramente epatite), parestesie ed effetti gastrointestinali quali dolore addominale, flatulenza, stitichezza, diarrea, nausea e vomito. Sono stati riportati raramente rash cutaneo e reazioni da ipersensibilità (compresi angioedema e anafilassi).
Effetti sulla muscolatura
Sono state riportate mialgia, miosite e miopatia; se la creatinchinasi è molto aumentata (più di 5 volte i limiti di riferimento) o se i sintomi muscolari sono gravi, o si sospetta una miopatia, il trattamento va sospeso. Nei pazienti ad alto rischio di effetti sulla muscolatura non si deve iniziare il trattamento con statine se la creatinfosfochinasi è elevata.
Vi è un aumento dell’incidenza di miopatia se le statine sono somministrate ad alte dosi o associate a un fibrato, ad acido nicotinico usato come ipolipemizzante o a immunosoppressori come la ciclosporina; nei pazienti che assumono questi farmaci è richiesto uno stretto controllo della funzionalità epatica e, se sintomatici, della creatinfosfochinasi. E’ stata anche descritta rabdomiolisi con insufficienza renale acuta secondaria a mioglobinuria.
Bisogna raccomandare ai pazienti di comunicare prontamente l’insorgenza di sintomi muscolari inspiegati quali debolezza, dolorabilità o dolore.