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Sclerosi Multipla: Come il Pesce Può Rallentarne la Progressione

Sclerosi Multipla: Come il Pesce Può Rallentarne la Progressione
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Integrare il pesce nella dieta quotidiana potrebbe offrire significativi benefici a chi vive con la sclerosi multipla, contribuendo a rallentare la progressione di questa complessa malattia autoimmune.

Sclerosi Multipla: Come il Pesce Può Rallentarne la Progressione
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La sclerosi multipla è una patologia di origine autoimmune che porta il sistema immunitario ad attaccare la mielina, la sostanza che avvolge e protegge le fibre nervose. Questo attacco provoca danni progressivi ai nervi, determinando nel tempo perdita di mobilità e neurodegenerazione. Sebbene le cause precise siano ancora oggetto di studio, si sa che la vitamina D, presente nel pesce, può svolgere un ruolo importante insieme a fattori genetici e, forse, infezioni virali.

L’Impatto del Pesce sulla Sclerosi Multipla

Le malattie autoimmuni come la sclerosi multipla si caratterizzano per un andamento ciclico, alternando fasi acute a periodi di relativa calma. Le terapie attuali si concentrano nel mantenere il controllo del sistema immunitario, cercando di prolungare questi periodi di quiete. Recenti ricerche, tra cui uno studio pubblicato su Journal of Neurology Neurosurgery & Psychiatry, suggeriscono che una dieta ricca di pesce, sia magro che ricco di acidi grassi insaturi, può giocare un ruolo chiave nel rallentare la progressione della malattia.

Studio Svedese: 20 Anni di Osservazione

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Un team di neurologi del Karolinska Institutet di Stoccolma ha utilizzato dati dall’Epidemiologic Investigation of Multiple Sclerosis (EIMS) per studiare l’impatto del consumo di pesce. L’analisi ha considerato le abitudini alimentari di oltre 2.700 pazienti con un’età media di 38 anni. I partecipanti sono stati suddivisi in gruppi basati sulla frequenza di consumo del pesce: da non consumatori a quelli che ne mangiavano settimanalmente. I ricercatori hanno valutato la progressione della malattia utilizzando l’Expanded Disability Status Scale (EDSS), che quantifica un peggioramento con un incremento di almeno un punto in un periodo di sei mesi.

I Vantaggi di una Dieta Ricca di Pesce

L’incrocio dei dati clinici e dietetici ha mostrato che i pazienti che consumavano più pesce hanno registrato una riduzione del rischio di progressione della disabilità del 44%. Questa associazione è emersa indipendentemente dal tipo di pesce consumato. Nonostante il beneficio non dimostri un nesso causale ma solo una correlazione, l’effetto positivo è rimasto evidente anche tenendo conto di variabili come età, genere e stile di vita. Inoltre, un’indagine successiva nel 2021 ha rivelato che i soggetti che hanno aumentato il consumo di pesce hanno visto un ulteriore calo del rischio del 20%. Per chi è passato da un consumo minimo a un massimo, il rischio è sceso addirittura del 59% rispetto a chi non mangiava pesce regolarmente.

Elementi Nutrienti del Pesce: Oltre gli Omega-3

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Un aspetto intrigante di queste scoperte è che i benefici del consumo di pesce si osservano sia con pesci grassi che magri. Mentre il ruolo antiinfiammatorio degli acidi grassi omega-3 è ben noto, i ricercatori ipotizzano che altri nutrienti, come la taurina, possano contribuire. La taurina è un aminoacido abbondante nel cervello, noto per le sue proprietà antiossidanti e protettive nei confronti delle cellule nervose, e deve essere assunta con la dieta.

Queste evidenze sottolineano l’importanza di una dieta adeguata nella gestione della sclerosi multipla, potenzialmente più significativa di quanto finora ritenuto. La ricerca suggerisce che adottare abitudini alimentari mirate possa fornire un ulteriore supporto alla lotta contro questa malattia complessa.