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Craniostenosi: Diagnosi, Tipologie e Trattamenti per le Malformazioni Craniche

Craniostenosi: Diagnosi, Tipologie e Trattamenti per le Malformazioni Craniche
Photo by volfdrag – Pixabay
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Craniostenosi: Diagnosi, Tipologie e Trattamenti per le Malformazioni Craniche
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Le craniostenosi rappresentano un complesso gruppo di disturbi congeniti caratterizzati dalla chiusura anticipata delle suture craniche, che provoca forme anomale del cranio e può portare a problematiche neurologiche e visive. Questa condizione, che colpisce circa uno su 2.000-2.500 neonati, viene generalmente diagnosticata alla nascita o nei primi anni di vita.

Indagini per Rilevare le Malformazioni Craniche

Il processo diagnostico delle craniostenosi si basa principalmente sull’osservazione clinica e sull’imaging del cranio. In molti casi, un’ispezione visiva del neonato può rivelare un’alterazione della forma della testa, con condizioni come scafocefalia, brachicefalia o plagiocefalia. L’uso di tecniche diagnostiche avanzate, come le radiografie o le tomografie computerizzate, permette di confermare il sospetto di chiusura precoce delle suture, fornendo immagini dettagliate del cranio.

Tipologie di Craniostenosi e Malformazioni Correlate

Craniostenosi: Diagnosi, Tipologie e Trattamenti per le Malformazioni Craniche
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Le craniostenosi possono manifestarsi in diverse forme, ciascuna con caratteristiche uniche:

  • Craniosinostosi sagittale: si verifica quando la sutura sagittale si chiude prematuramente, conducendo a un allungamento della testa noto come scafocefalia.
  • Craniosinostosi coronale: riguarda la chiusura di una o entrambe le suture coronali, risultando in una conformazione ampia e appiattita del cranio, definita brachicefalia.
  • Craniosinostosi lambdoidea: la chiusura della sutura lambdoidea provoca asimmetria cranica, condizione identificata come plagiocefalia.
  • Craniosinostosi multi-suturale: coinvolge più suture, generando deformità craniche complesse e significative.

Approcci Terapeutici per le Malformazioni Craniche

Il trattamento dei casi di craniostenosi mira a correggere le deformità del cranio e prevenire possibili complicanze, tra cui ipertensione endocranica e disturbi visivi o cognitivi. Le opzioni terapeutiche sono diverse:

Trattamenti Conservativi

  • Terapia cranio-facciale plastica: utilizzo di placche ortopediche o caschi che, posizionati attorno al cranio, ne guidano la crescita regolare.
  • Fisioterapia: esercizi specifici mirano a stimolare uno sviluppo armonioso del cranio.

Interventi Chirurgici

  • Craniotomia: consiste nel rimuovere e riposizionare porzioni ossee del cranio per migliorare la forma.
  • Distrazione osteogenica: metodo che prevede l’allungamento graduale delle ossa con l’ausilio di dispositivi impiantati.
  • Tecniche mini-invasive: l’uso di tecniche endoscopiche permette di trattare la chiusura delle suture con minor invasività.

Chirurgia Avanzata

Sviluppi recenti hanno portato all’adozione di tecniche moderne, tra cui:

  • Chirurgia assistita da computer: impiega sistemi di navigazione e stampanti 3D per pianificazioni chirurgiche precise.
  • Distrazione osteogenica robotizzata: offre un controllo delicato sull’allungamento delle ossa craniche attraverso sistemi impiantabili.

Complicazioni e Gestione a Lungo Termine

Le craniostenosi, se non affrontate adeguatamente, possono sfociare in complicanze serie come ipertensione endocranica, disturbi visivi, ritardo cognitivo e problemi respiratori. Il successo del trattamento dipende dall’entità della deformità, dall’età del paziente e dalla gravità delle complicanze. Un approccio multidisciplinare, integrando neurochirurghi, ortopedici, genetisti e terapisti, è essenziale per garantire risultati ottimali. La riabilitazione, con fisioterapia e terapia cognitiva, supporta ulteriormente il recupero, facilitando la crescita e lo sviluppo normali del bambino.