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Il morbo di Alzheimer, è una tipologia di demenza, che determina nella persona affetta, problemi legati alla memoria, al comportamento ed al pensiero. La sintomatologia di questa malattia, si sviluppa in maniera lenta ma progressiva, e tende a peggiorare con il passare del tempo, diventando talmente grave da interferire con le normali attività quotidiane del malato.
Gli elementi base del morbo di Alzheimer
Il termine morbo di Alzheimer, si riferisce generalmente alla perdita della memoria e delle abilità intellettuali di un soggetto. Gli elementi che costituiscono tale patologia sono:
1. Il morbo di Alzheimer non si manifesta solo nella vecchiaia, anche il fattore più a rischio è rappresentato con l’aumento dell’età, e per la metà delle persone affette, tale patologia si è manifestata dai 65 anni in poi. Questa malattia non è solo una patologia della vecchiaia, infatti nel 5% delle persone che ne soffrono, il morbo si riscontra in età precoce, ovvero quando una persona ha tra i 40 anni ed i 50, appare tra i 60 ed i 70 anni.
2. Il morbo di Alzheimer si aggrava con il passare del tempo. Tale patologia è progressiva, ovvero i sintomi della demenza peggiorano in maniera graduale nell’arco di un determinato periodo. Agli esordi, la malattia si manifesta con una lieve perdite della memoria, ed una volta in fase avanzata, le persone perdono totalmente le capacità di proseguire una conversazione oppure di reagire nell’ambiente che li circonda. Le persone che ne soffrono, vivono mediamente otto anni dalla manifestazione evidente ella patologia, ma la sopravvivenza può variare anche dai quattro ai venti anni, in base all’età del malato ed alle sue condizioni generali di salute.
3. Attualmente la malattia non è curabile, ma sono disponibili dei trattamenti che vanno ad agire sulla sintomatologia. I farmaci attuali non sono in grado di bloccare il progredire della malattia, ma possono fare in modo di rallentare la perdita della memoria e delle facoltà mentali generali.
Sintomatologia nel morbo di Alzheimer
Il sintomi più evidente e precoce di questa malattia, è la perdita della memoria e la difficoltà di ricordare informazioni recenti. Il nostro cervello, proprio come il resto del corpo, cambia con l’avanzare dell’età, e la maggior parte di noi, noterà con il passare del tempo, un rallentamento del pensiero oppure nel ricordare alcune cose. I problemi del morbo di Alzheimer hanno origine nella parte del cervello che si occupa dell’apprendimento.
Con l’avanzare della patologia, il cervello determina sintomi sempre più gravi, come il disorientamento, i cambiamenti dell’umore e del comportamento. Oltre a questi si manifestano confusioni sempre più evidenti, su eventi, luoghi e tempi, oppure sospetti infondati sulla famiglia o sulle persone che le assistono. Rientrano a far parte della sintomatologia, anche la difficoltà della deglutizione, del linguaggio e del camminare.

I cambiamenti del cervello nel morbo di Alzheimer
Prima ancora che si manifestino segnali relativa alla perdita della memoria, il cervello del malato di Alzheimer subisce dei mutamenti microscopici. Nel nostro cervello, sono presenti cento miliardi di cellule nervose, ovvero i neuroni, ed ognuna di queste, è collegata ad alte cellule, che formano le reti di comunicazione. Ogni singolo raggruppamento delle cellule nervose, svolge un lavoro specifico. Alcuni ci permettono di pensare, altri di apprendere ed altre ancora di ricordare. Per compiere in maniera efficiente questi compiti, le cellule lavorano come fossero una fabbrica, ovvero ricevono forniture, generano la giusta energia, costruiscono quello che serve al nostro apparato e si liberano di ciò che non fa bene alla nostra salute.
Per mantenere tutto questo in funzione, occorre un coordinamento adeguato, nonché elevate quantità di carburante e di ossigeno. Grazie ad alcuni scienziati, è stato possibile stabilire, che a determinare il morbo di Alzheimer, siano parti di questa fabbrica che non funzionano correttamente, anche se attualmente non si hanno notizie su dove inizi il mal funzionamento. Con lo sviluppo del danno, tutte le cellule perdono la capacità di compiere il loro lavoro e mano amano muoiono, provocando in questa maniera mutamenti irreversibili nel cervello.
Placche e grovigli nel Morbo di Alzheimer
Sia le lacche che i grovigli, sono le due sospettate principali del danneggiamento e della morte delle cellule nervose. Le placche sono dei depositi di frammento di proteina che prende il nome di beta-amiloide, e si accumulano negli spazi presenti tra le varie cellule nervose, mentre i grovigli, sono delle fibre contorte di una proteina che prende il nome di TAU e che si accumula all’interno delle cellule. Chi soffre del morbo di Alzheimer, tende sviluppare maggiormente le placche ed i grovigli rispetto ad una persona sana che li manifesta con l’avanzare dell’età. In soggetti affetti da Alzheimer, le placche o i grovigli si formano in settori molto importanti, e vanno a danneggiare la memoria per poi diffondersi in altre regioni. Attualmente la medicina non sa spiegare che ruolo svolgono nel morbo di Alzheimer le placche ed i grovigli, anche se moltissimi esperti ritengono che essi abbiamo un ruolo rilevante che permette di bloccare la comunicazione da parte delle cellule nervose, e di ostacolare i processi che servono a questi per la sopravvivenza. Con la distruzione e la morte delle cellule, la memoria viene a mancare e di conseguenza nel malato si manifestano cambiamento della personalità e lo svolgimento di attività quotidiane.
Come migliorare la vita del malato di Alzheimer
Ora elencheremo dei semplici rimedi per migliorare la qualità della vita del malato di Alzheimer:
1. Tenere la casa in ordine, togliendo tutto l’arredamento inutile
2. Adattare le condizioni di vita in base alle esigenze del malato
3. Stimolare il paziente con esercizi fisici costanti, in maniera tale da allontanare lo stress
4. Prestare attenzione al consumo di cibi, perché il malato di Alzheimer tende a dimenticare di nutrirsi o di essersi nutrito
5. I malati devono bere molta acqua
6. Non devono consumare caffè, perché tendono ad essere già irrequieti, e la somministrazione di cibi o bevande eccitanti, potrebbero peggiorare le condizioni di salute
Ricerca e progresso
Attualmente i ricercatori stanno lavorando per scoprire tutti gli aspetti di tale patologia e delle demenze correlate ad essa. Quello che sappiamo oggi sul Morbo di Alzheimer è stato scoperto circa dieci anni fa, ed alcuni dei più notevoli progressi fatti fin ora, hanno messo alla luce come l’Alzheimer colpisca il cervello umano. Tale patologia deve essere trattata tempestivamente, per rallentare la sintomatologia e migliorare il tenore di vita del malato. I ricercatori ancora non hanno trovato una cura definitiva, e per il momento si hanno solo dei trattamenti che consentono di rallentare il decorso, attenuare i sintomi, e migliorare la vota del malato.